Il fondo casalinghe dell’Inps conferma la propria piena funzionalità anche nel 2019, andando a fornire un’opportunità per tutti coloro che decidono di iscriversi o di proseguire la propria contribuzione volontaria. Ricordiamo innanzitutto che si tratta di un fondo istituito all’inizio dell’ormai lontano 1997 e dedicato a tutti coloro che svolgono attività di cura con responsabilità familiari non retribuite.
Si tratta quindi di un profilo molto specifico e che risulta sprovvisto di contribuzione. Infatti, il fondo casalinghe sopperisce all’impossibilità di maturare una pensione in età avanzata per chi si trova in queste peculiari condizioni.
Come funziona il fondo casalinghe nel 2019
Partiamo dai criteri validi per potersi iscrivere al fondo casalinghe nel corso del nuovo anno. Bisognerà innanzitutto aver maturato almeno 16 anni e non più di 65 anni di età. Un secondo criterio riguarda l’attività svolta, visto che il lavoro di cura in famiglia non deve avere vincoli di subordinazione. Altresì, funge da esclusione la titolarità di pensione diretta o la prestazione lavorativa dipendente e autonoma. È possibile invece contribuire nel caso in cui si lavori part time e sussista una contrazione delle settimane utili a maturare il diritto alle pensione ordinaria.
L’iscrizione avviene tramite il sito dell’Inps disponendo dell’apposito PIN personale. È anche possibile rivolgersi ai patronati, che si occuperanno di inoltrare la domanda per conto del contribuente dopo aver verificato la presenza dei requisiti. Seguendo le stesse modalità operative è possibile richiedere l’assegno una volta maturato il diritto alla pensione. Bisognerà aver maturato almeno 57 anni di età con almeno 5 anni di contributi (purché l’assegno non risulti inferiore ad 1,2 volte la pensione sociale). In alternativa si può ottenere l’assegno ordinario a 65 anni indipendentemente dall’importo.
Il calcolo viene effettuato tramite il sistema contributivo puro senza adeguamenti al minimo e dipende dall’applicazione di appositi coefficienti di conversione in rendita del montante. Esiste inoltre la possibilità di percepire una pensione di inabilità nel caso in cui intervenga l’impossibilità permanente di svolgere qualsiasi attività lavorativa, purché vi siano almeno cinque anni di anzianità contributiva.