Pensioni di vecchiaia: dal 2019 servono 67 anni di età

Al fianco della flessibilità previdenziale e delle nuove opzioni di uscita anticipata resta la crescita dei criteri utili per poter andare in pensione con le regole ordinarie.

Pensioni di vecchiaia: dal 2019 servono 67 anni di età

Continuano a crescere i requisiti di accesso alla pensione ordinaria. Se da un lato il legislatore si sta prodigando per consentire maggiore flessibilità previdenziale ai lavoratori in stato di disagio ed a coloro che riescono a maturare specifici parametri, il nuovo adeguamento all’aspettativa di vita fa crescere inevitabilmente i parametri utili per maturare la cosiddetta pensione di vecchiaia.

Nella pratica, con l’avvento del 2019 si passa dai 66 anni e 7 mesi del 2018 ai 67 anni del 2019 (per via dell’adeguamento all’aspettativa di vita di cinque mensilità), mentre resta invariato il parametro ventennale del vincolo contributivo. Non sembra andare meglio per i prossimi anni, anche se non vi sono ancora dati ufficiali per i prossimi scatti dell’AdV (nonostante scenari di calmieramento), mentre sul lungo termine (dopo il 2050) l’assegno di vecchiaia si dirige inesorabilmente verso i 70 anni di età.

Come funziona la pensione di vecchiaia nel sistema contributivo

Quanto evidenziato finora regola principalmente il meccanismo di accesso alla pensione di vecchiaia secondo il cosiddetto sistema “misto”. Le regole cambiano invece per coloro che si trovano inseriti nel contributivo, cioè per chi ha iniziato a versare solo dopo il primo gennaio del 1996. In questo caso c’è un secondo requisito da rispettare oltre il raggiungimento dei 67 anni, ovvero la presenza di una pensione d’importo non inferiore ad una volta e mezzo l’assegno sociale.

Da notare però che nel contributivo esiste una possibilità in più per chi non riesce a maturare il requisito ventennale, visto che è possibile andare in quiescenza anche con soli 5 anni di versamenti, purché si raggiungano i 71 anni di età. Ricordiamo però che la scappatoia non è disponibile nel sistema misto.

Infine, con il sistema contributivo a determinati requisiti è possibile anche ottenere un anticipo della pensione di vecchiaia a 64 anni (anziché 67), purché si posseggano almeno 20 anni di versamenti ed un importo lordo dell’assegno non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale. Resta implicito che al fianco dei criteri appena evidenziati risulta possibile scegliere un’opzione di quiescenza maggiormente flessibile per chi è in grado di centrare i parametri dell’accesso all’Inps tramite anzianità contributiva oppure per mezzo di una delle opzioni di flessibilità disponibili a sistema.

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