Pensioni anticipate: per il contributivo confermati i 64 anni anche nel 2020

Le ultime novità in arrivo sull’età di accesso alla pensione anticipata ribadiscono la possibilità per chi è iscritto al contributivo puro di entrare nell’Inps dai 64 anni, purché siano stati maturati tutti i vincoli previsti dalla legge.

Pensioni anticipate: per il contributivo confermati i 64 anni anche nel 2020

Anche il prossimo anno sarà possibile ottenere l’accesso alla pensione anticipata a partire dai 64 anni di età per gli iscritti al sistema contributivo puro, purché siano stati maturati tutti i requisiti previsti dalla legge Fornero. È l’effetto dell’adeguamento nullo all’aspettativa di vita, che va ad impattare positivamente sul vincolo anagrafico previsto e confermato con la riforma del sistema previdenziale risalente al 2011.

Nella pratica, ad essere coinvolti sono tutti i lavoratori che hanno iniziato a versare successivamente al 31 dicembre del 1995. Tali contribuenti sono infatti inseriti nel cosiddetto “contributivo puro”, a differenza di coloro che possono invece beneficiare del sistema retributivo oppure del misto. 

Negli scorsi giorni un decreto ministeriale ha confermato il dato accertato dall’Istat per il biennio 2018/19, in precedenza indicato come consuntivo. Con tale passaggio viene quindi validato il mancato adeguamento al rialzo del vincolo anagrafico fino al 2022. A partire dal 2023 scatterà invece il nuovo biennio di applicazione, con un ulteriore adeguamento che potrebbe comportare un ritardo nell’accesso alla pensione di circa tre mesi.

I criteri da rispettare per poter ottenere la pensione anticipata dai 64 anni

Tornando alla situazione specifica delle pensioni anticipate per chi è iscritto al sistema contributivo puro, i requisiti di accesso prevedono la maturazione dei 64 anni di età unitamente ad almeno 20 anni di versamenti. Oltre a ciò, il lavoratore dovrà aver maturato un assegno di importo uguale o superiore a 2,8 volte la pensione sociale.

In questo senso, a pesare non è tanto l’anzianità di contribuzione, quanto l’importo dello stipendio (e quindi dei contributi versati). Bisogna infatti tenere in considerazione che per riuscire a centrare tutti i vincoli risulterà necessario aver accumulato un montante importante presso la propria posizione Inps. L’alternativa principale, in caso contrario, consiste nell’attendere l’età ordinaria di quiescenza per l’accesso alla vecchiaia (fissata al raggiungimento dei 67 anni di età).

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