Pensioni anticipate: i requisiti della Quota 41 per il 2019 e l’attesa per la Manovra 2020

I lavoratori precoci attendono un intervento sui requisiti di accesso alla Quota 41. Attualmente la misura coinvolge solo una parte della platea, con criteri stringenti che ne rendono difficile la fruizione.

Pensioni anticipate: i requisiti della Quota 41 per il 2019 e l’attesa per la Manovra 2020

I lavoratori precoci attendono di poter verificare quale sarà l’impostazione della legge di bilancio 2020 per comprendere se vi saranno proposte di intervento in merito alla propria situazione. Nella pratica, le regole attuali prevedono comunque la possibilità per una parte della platea di ottenere la pensione in anticipo, ma con numerosi limiti dal punto di vista dei requisiti di accesso.

La cosiddetta Quota 41 prevede infatti per l’ingresso nell’Inps non solo la maturazione di 41 anni di versamenti, ma anche di un anno di contribuzione prima del compimento del 19mo anno di età. Il vincolo è previsto all’articolo 24 (comma 10) della legge numero 214 del 22/12/2011. Allo stesso tempo, il lavoratore precoce deve rientrare all’interno di uno dei quattro profili di tutela previsti dalla legge.

I profili che possono chiedere l’accesso alla quota 41 nel 2019 e le richieste di estensione

Per quanto concerne le condizioni peculiari di accesso alla Quota 41, attualmente rientrano nel provvedimento i lavoratori dipendenti che risultano in una condizione di disoccupazione e che abbiano terminato da almeno un trimestre ogni sussidio di disoccupazione. In alternativa, la richiesta è possibile anche per i lavoratori dipendenti e autonomi che assistono un parente o familiare di primo grado con handicap grave da almeno un semestre (i cosiddetti caregiver).

La stessa possibilità è aperta anche ai dipendenti e agli autonomi con un’invalidità riconosciuta pari almeno al 74%, oppure agli addetti ai lavori usuranti considerati dalla legge all’interno del perimetro di applicazione. Resta chiaro che per molti gli attuali vincoli risultano eccessivamente stringenti rispetto alla necessità di garantire un ingresso nell’Inps, soprattutto considerando che si tratta di persone che hanno maturato oltre quattro decenni di versamenti alle proprie spalle.

Da segnalare quindi l’attesa dei lavoratori per verificare quali saranno i provvedimenti di flessibilità previdenziale inseriti nella legge di bilancio 2020. In molti chiedono un allentamento dei parametri di accesso con una conseguente estensione della platea di riferimento, ad esempio intervenendo sull’elenco dei lavori usuranti.

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