Pensioni anticipate e superamento quota 100: Proietti (Uil) chiede a Orlando di riattivare il tavolo di confronto

Sulle pensioni anticipate nuovo pressing dei sindacati. Il segretario confederale Domenico Proietti chiede più flessibilità in vista della scadenza della quota 100 e delle altre opzioni di flessibilità (Ape sociale e opzione donna).

Pensioni anticipate e superamento quota 100: Proietti (Uil) chiede a Orlando di riattivare il tavolo di confronto

I sindacati tornano in pressing sulle pensioni. La flessibilità previdenziale è ormai una questione improrogabile, vista la scadenza di diverse opzioni sperimentali di accesso all’Inps entro il prossimo 31 dicembre 2021. Per questo motivo, le parti sociali sono tornate a chiedere ai decisori pubblici di definire le tappe di un contraddittorio che possa portare finalmente a superare la legge Fornero e le rigidità attualmente presenti nei criteri di quiescenza.

Lo ha ricordato nelle scorse ore il segretario confederale Domenico Proietti, rivolgendosi al neo Ministro del lavoro Andrea Orlando. In una nota pubblicata all’interno del sito dell’Unione Italiana del Lavoro si legge la richiesta “di riattivare al più presto il tavolo aperto con il precedente governo, per affrontare i principali e più urgenti temi previdenziali”.

Riforma pensioni, non solo quota 100 nell’intervento da attuare sul comparto: serve un ripensamento più ampio

D’altra parte, tra i dossier caldi da affrontare sul comparto previdenziale non c’è solo la scadenza della quota 100. Quest’ultima consente l’uscita anticipata dal lavoro a partire dai 62 anni di età e con 38 anni di versamenti, ma entro il prossimo 31/12 vi sono altre opzioni sperimentali in procinto di arrivare al termine, come l’APE sociale e l’opzione donna. Oltre a ciò, è indispensabile occuparsi anche delle storture che riguardano le regole di accesso e fruizione della pensione per i giovani e di coloro che risultano inseriti nel sistema contributivo puro.

Per quest’ultimi è indispensabile agire in modo da garantire la copertura dei buchi nei versamenti dovuti alle carriere precarie e discontinue, oltre che alla precarietà del lavoro. Serve inoltre “fare un intervento per le donne, valorizzando maggiormente il lavoro di cura e la maternità ai fini della contribuzione previdenziale”.

Infine, ultimo ma non meno importante è il punto che riguarda le pensioni integrative. Secondo l’esponente della Uil, bisogna rilanciare il comparto “incentivando le iscrizioni ai fondi pensione, che in questa fase di grande difficoltà dei mercati hanno dimostrato la propria solidità ed efficacia”.

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