Pensioni anticipate e quota 100: tempi stringenti per le prime domande

Le nuove pensioni flessibili tramite quota 100 attendono il decreto attuativo, ma ci saranno tempi stretti per coloro che vogliono approfittare della prima finestra utile.

Pensioni anticipate e quota 100: tempi stringenti per le prime domande

Nella prossima settimana dovrebbe finalmente arrivare il decreto governativo con il quale si darà il via libera ai nuovi pensionamenti flessibili tramite la quota 100, previsti all’interno della legge di bilancio 2019. Un’opzione sulla quale si è già manifestato l’interesse di molti lavoratori che sono rimasti bloccati nella rigidità dei requisiti decisi con la legge Fornero e che ora attendono uno scivolo utile per poter lasciare il lavoro con qualche anno di anticipo.

I primi ad ottenere l’uscita saranno coloro che avranno raggiunto i parametri di legge entro la fine del 2018, ma c’è da considerare che per chi matura i requisiti di accesso (62 anni di età e 38 anni di contribuzione) entro il prossimo 31 marzo 2019 i tempi potrebbero farsi piuttosto stringenti. Anche per questo negli scorsi giorni si è parlato di rischio caos o di possibile ingolfamento nell’inoltro delle nuove domande di pensionamento all’inizio dell’anno.

Riforma pensioni, tempi ristretti per le prime domande di flessibilità

Se il nuovo decreto arriverà entro il prossimo 10-12 gennaio 2019, ci sarà da attendere nel breve termine la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la predisposizione delle apposite circolari da parte dell’Inps. Considerando che tutto l’iter si svolga senza nuovi rallentamenti o intoppi, per i lavoratori dovrebbe risultare possibile inviare le nuove domande di pensionamento dopo la metà di gennaio.

Per rispettare la scadenza dell’invio della pratica di pensionamento tramite quota 100 entro il 31 gennaio 2019 ai lavoratori resterebbero così appena quindici giorni. Un lasso di tempo piuttosto ridotto e che fa presagire la possibilità di un elevato flusso di richieste presso l’Inps o presso i patronati.

Infine, bisogna anche ricordare che con le stesse scadenze il Governo darà il via libera anche al reddito di cittadinanza, un provvedimento di welfare che sarà gestito a livello operativo proprio dall’Inps. Pertanto, alla mole di lavoro relativa ai pensionamenti ordinari ed a quelli anticipati, si aggiungerà anche la gestione delle nuove domande di welfare.

Continua a leggere su Fidelity News