Pensioni anticipate e lavoratori precoci: si avvicina la scadenza del 1° marzo per la Quota 41

I lavoratori che hanno maturato i requisiti per andare in pensione anticipata con la quota 41 hanno ancora a disposizione poco tempo per procedere con la propria richiesta di riconoscimento dei requisiti all’Inps.

Pensioni anticipate e lavoratori precoci: si avvicina la scadenza del 1° marzo per la Quota 41

Manca ormai pochissimo tempo alla scadenza utile per procedere all’istanza di verifica dei requisiti di accesso alla quota 41, la pensione anticipata disponibile per chi ha iniziato a lavorare in giovane età e vive al contempo una delle condizioni di disagio individuate dal legislatore. Sulla questione ricordiamo innanzitutto che la prossima scadenza utile per inviare le pratiche all’Istituto pubblico di previdenza è fissata all’1 marzo 2019.

Il provvedimento resta disponibile per tutti coloro che hanno versato almeno un anno di contribuzione prima del compimento del 19mo anno di età, rientrando al contempo in uno dei quattro profili indicati nella normativa. In particolare, la platea prevede il riconoscimento del beneficio per chi ha svolto una mansione gravosa o usurante, per chi si trova in stato di disoccupazione avendo terminato i benefici di welfare dopo licenziamento, per chi possiede un’invalidità non inferiore al 74% e per i caregivers.

Come inviare le pratiche di pensionamento tramite la quota 41

I lavoratori che hanno maturato i requisiti indicati in precedenza dovranno procedere nel completare due passaggi amministrativi al fine di ottenere l’accesso vero e proprio all’Inps. Il primo riguarda la produzione di un’istanza di riconoscimento dei requisiti di accesso utili per poter richiedere la quota 100. In questo passaggio dovranno anche produrre tutta la documentazione necessaria a confermare la situazione peculiare indicata tra i casi previsti dal legislatore.

Una volta ricevuta la conferma da parte dell’Inps (che si occuperà di verificare l’effettiva maturazione del diritto), il lavoratore potrà quindi procedere con la domanda di pensionamento vera e propria. A questo punto l’Inps comunicherà al richiedente la decorrenza della prestazione (la risposta dovrà essere data al pensionando entro il 30 giugno 2019).

Dal punto di vista operativo il lavoratore potrà procedere con l’invio delle due pratiche e della relativa documentazione in autonomia tramite la propria area riservata del sito Inps o il servizio di assistenza fornito dal call center, purché risulti in possesso del proprio codice PIN. In alternativa è possibile procedere tramite l’assistenza fornita dal patronato di fiducia, che provvederà ad inoltrare la pratica all’Inps per conto del richiedente.

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