Pensioni: a luglio arriva la 14ma mensilità, ma non sarà per tutti

Il prossimo mese l’Inps provvederà al pagamento della quattordicesima mensilità oltre alla pensione di luglio. Interessati dal provvedimento circa 3 milioni e mezzo di persone: ecco come funzionerà nel 2019.

Pensioni: a luglio arriva la 14ma mensilità, ma non sarà per tutti

Si prepara ad arrivare anche quest’anno la quattordicesima mensilità per i pensionati aventi diritto. Si tratta di circa 3 milioni e 500mila persone che si vedranno accreditare l’emolumento nel mese di luglio. Un assegno che risulterà per tanti versi molto atteso e che prevede per l’Inps il sostegno di una spesa complessiva corrispondente a quasi 2 miliardi di euro. Numeri in grado di dare l’idea del valore sociale della misura (legata a particolari condizioni della storia contributiva e di reddito del pensionato).

Che l’appuntamento sia atteso per tantissimi pensionati lo dimostrano proprio i costi crescenti che l’Inps deve sostenere per dare seguito al pagamento degli assegni. Non a caso nel tempo l’importanza della spesa per l’emolumento è cresciuta, visto che solo due anni fa quest’ultima era inferiore al miliardo di euro. Dato il valore sociale del provvedimento, nel corso del tempo c’è stato quindi un progressivo allargamento sia della platea dei potenziali destinatari, sia del trattamento garantito in favore dei beneficiari.

I dettagli sull’erogazione della quattordicesima mensilità nel 2019

Per quanto concerne la situazione specifica dell’anno in corso, la mensilità aggiuntiva è destinata a tutti coloro che percepiscono un reddito non superiore ad una volta e mezza il trattamento minimo. L’importo deve tenere conto anche della tredicesima, pertanto si parla di circa 10 mila euro l’anno. Nella pratica, l’erogazione viene garantita anche in favore di alcuni pensionati che hanno un reddito sino a due volte la minima.

In merito agli importi, bisogna anche tenere conto della storia contributiva che ha generato l’assegno. Così, nel caso di redditi fino ad 1,5 volte la minima, ai lavoratori che hanno versato fino a 15 anni (fino a 18 anni in caso di autonomi) spettano 437 euro, che diventano 546 euro tra i 15 ed i 25 anni di versamenti (28 anni se autonomi) e 655 euro oltre i 25 anni (28 anni se autonomi). Per chi invece si avvicina alla soglia di 2 volte l’assegno minimo, la quattordicesima corrisponderà a 336 euro fino a 15 anni di contribuzione (18 anni di versamenti per gli autonomi), a 420 euro fino a 25 anni (28 anni per gli autonomi) ed a 504 euro oltre i 25 anni (28 anni per gli autonomi).

Dal punto di vista infine degli altri parametri legati alla situazione personale, la quattordicesima spetterà ai pensionati ultra 64enni titolari di qualsiasi tipo di trattamento pensionistico (non vi è quindi differenza, ad esempio, tra pensione di anzianità e di vecchiaia o inabilità). Non sono invece inclusi i pensionati del clero, della gestione separata, delle gestioni speciali ed i liberi professionisti con cassa professionale. Restano esclusi anche i titolari di assegni di invalidità civile o di altre prestazioni di stampo assistenziale (come nel caso della disoccupazione).

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