Pensioni 2019, ecco gli aumenti dei requisiti che scatteranno dal prossimo gennaio

Il governo è al lavoro per la stesura del decreto riguardante le uscite anticipate con la quota 100 e gli altri interventi di tutela previdenziale, ma dal prossimo gennaio scattano i nuovi aumenti ai requisiti ordinari.

Pensioni 2019, ecco gli aumenti dei requisiti che scatteranno dal prossimo gennaio

Dal prossimo 1 gennaio 2019 scattano gli aumenti ai requisiti di quiescenza ordinaria, dovuti agli adeguamenti per l’aspettativa di vita. Così, se per alcuni la distanza dall’agognata pensione sembra potersi ridurre, per altri l’uscita si allontana. È l’effetto di un sistema fatto di regole complesse, eccezioni e differenziazioni di categorie, creatosi anche per i continui interventi normativi (a volte in contraddizione tra loro) che, negli anni passati, come oggi, hanno caratterizzato il sistema previdenziale pubblico.

A parziale discolpa dell’attuale esecutivo c’è da sottolineare che il tentativo di uniformare le regole ordinarie e flessibili di uscita dal lavoro è un compito davanti al quale si sono infranti i buoni propositi di numerosi governi all’alternarsi delle legislature. Resta però il fatto che i requisiti generali di accesso alla pensione dal prossimo gennaio vedranno aggiungere cinque mensilità a quanto già previsto per il 2018.

Ecco come cambieranno le pensioni nel 2019

Stante la situazione appena descritta, dal prossimo 1 gennaio 2019 sarà indispensabile aver maturato almeno 67 anni di età e 20 anni di contribuzione per poter accedere al trattamento ordinario di vecchiaia. Anche per l’uscita anticipata (la vecchia pensione di anzianità) dovrebbe diventare necessario raggiungere i 43 anni e 3 mesi (un anno in meno per le donne). Su quest’ultimo punto si attende però il prossimo decreto, in arrivo entro il 10-12 gennaio e riguardante il pacchetto di riforme del settore, che dovrebbe congelare l’aumento dei requisiti.

Con lo stesso provvedimento è attesa anche la proroga delle pensioni anticipate tramite l’ape sociale e dell’opzione donna, due misure che possono contribuire ad abbassare in modo importante l’asticella dei requisiti di pensionamento e che, per ovvi motivi, sono molto attese dai potenziali beneficiari.

Infine, anche i requisiti per l’assegno sociale (conosciuto in precedenza come pensione sociale) sono in attesa di una revisione. L’adeguamento all’aspettativa di vita ha previsto di incrementare il vincolo anagrafico di accesso a 67 anni nel 2019, ma la nuova pensione di cittadinanza potrebbe rimescolare i parametri sia in merito alle regole di fruizione che agli importi. 

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