Pensione sociale, le regole e i requisiti per ricevere l’assegno nel 2020

La pensione sociale (ma anche la cosiddetta pensione di cittadinanza) può essere percepita senza contributi: ecco i requisiti da possedere per poterla richiedere.

Pensione sociale, le regole e i requisiti per ricevere l’assegno nel 2020

L’assegno sociale dell’Inps è una pensione di welfare in grado di garantire un sostegno in favore di tutti quei cittadini che vivono condizioni di particolare disagio in età avanzata e che rischiano quindi di non avere altre opzioni utili per fare fronte al rischio di povertà. I requisiti utili per beneficiare della misura sono variati recentemente, in particolare per quanto concerne il vincolo anagrafico (che si è allineato ai 67 anni di età della pensione di vecchiaia).

Per poter ottenere l’assegno sociale (che ha sostituito la cosiddetta pensione sociale a partire dal 1996) il cittadino deve inoltrare un’apposita richiesta all’Inps e risultare in regola con tutti i requisiti previsti dalla normativa. Quest’ultimi diventano progressivamente più stringenti al passare del tempo.

In particolare, è necessario aver compiuto il requisito anagrafico e dimostrare uno stato di bisogno non possedendo redditi superiori a 5824 euro l’anno, oppure a 11649 euro se coniugato. Oltre a ciò, è indispensabile avere anche la residenza stabile in Italia da almeno dieci anni.

Assegno sociale 2020: come avere la pensione anche senza aver versato i contributi ordinari

Dal punto di vista pratico tutti coloro che possiedono i requisiti previsti dalla legge possono chiedere di accedere alla pensione sociale attraverso un’apposita domanda da inviare in via telematica all’Inps. Risulta quindi possibile procedere in autonomia (avendo preventivamente richiesto il codice PIN), oppure per mezzo dell’Intermediazione del patronato di fiducia.

L’Inps effettua i controlli di rito sulla pratica e provvede a erogare l’assegno sociale in caso di approvazione. L’importo corrisposto è di 460 euro per 13 mensilità. Coloro che possiedono i requisiti della pensione di cittadinanza possono ottenere un’ulteriore integrazione fino a 780 euro al mese. In questo ultimo caso è fondamentale aver richiesto il modello Isee, grazie al quale sarà possibile dimostrare lo stato effettivo di necessità del nucleo familiare.

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