Pensione sociale 2020: ecco come ottenere l’assegno il prossimo anno

Anche nel 2020 sarà possibile ottenere l’assegno sociale, ovvero la pensione erogata dall’Inps in favore delle persone che vivono situazioni di difficoltà in età avanzata. Ecco le info su requisiti e importo.

Pensione sociale 2020: ecco come ottenere l’assegno il prossimo anno

Anche nel 2020 sarà possibile richiedere l’assegno sociale, il sussidio di welfare pensato per chi non ha maturato il diritto alla pensione secondo le regole ordinarie e vive situazioni di difficoltà in età avanzata. La prestazione risulta quindi di natura completamente assistenziale e viene erogata a patto di rientrare nei criteri previsti dalla legge. Dal 1996 sostituisce la cosiddetta pensione sociale, che ricalca nel meccanismo di funzionamento.

Essendo una prestazione di welfare, l’assegno risulta disponibile per i cittadini italiani che possiedono almeno 67 anni di età e che risiedono in modo stabile nel nostro Paese. Possono accedere anche i cittadini extracomunitari (in possesso di permesso di soggiorno) e gli extracomunitari ai quali è stato concesso lo stato di “rifugiato politico”. Infine, possono accedere alla prestazione i cittadini comunitari che risultano iscritti regolarmente all’anagrafe del Comune di residenza.

A partire dal 2009 tra i requisiti richiesti c’è però un’ulteriore condizione, ovvero il possesso della residenza continuativa per un periodo di almeno 10 anni nel territorio italiano. Quest’ultimo potrà essere verificato in modo indipendente rispetto al periodo di vita nel quale si è verificata la permanenza in Italia.

Pensione sociale: quanto spetta a chi possiede i requisiti per ricevere l’assegno

Stante la situazione appena evidenziata, i cittadini che possiedono i requisiti utili per maturare la prestazione ricevono un assegno di 458 euro per 13 mensilità. In alcuni casi è possibile ricevere anche un’integrazione utile a raggiungere le 660 euro.  Inoltre, per i coniugati l’assegno può arrivare fino a 11650 euro l’anno. Qualora siano presenti ulteriori redditi, l’importo viene adeguato di conseguenza al ribasso.

Tra i redditi che è necessario dichiarare per la verifica della effettiva idoneità vi sono tutti quelli soggetti all’Irpef o esenti da imposta, quelli soggetti a ritenuta alla fonte e a ritenuta sostitutiva, oltre ai redditi da terreni e fabbricati. Vanno segnalati all’amministrazione pubblica anche le pensioni di guerra e le rendite vitalizie Inail, così come le pensioni erogate da Stati stranieri e quelle in favore degli invalidi civili, oltre agli assegni familiari.

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