Pensione anticipata con APE sociale: platea più ampia nel 2022

La pensione anticipata tramite APE sociale verso un rafforzamento: nella manovra 2022 sono incluse 8 nuove macro categorie, con il coinvolgimento potenziale di 23 nuove professioni.

Pensione anticipata con APE sociale: platea più ampia nel 2022

La pensione anticipata tramite APE sociale potrebbe essere disponibile per un numero maggiore di lavoratori a partire dal 1° gennaio 2022. È quanto previsto nella bozza della finanziaria, che include 8 macro categorie aggiuntive per un totale di 23 nuove professioni. Si va dagli operatori di cure estetiche ai tecnici della salute, fino ai magazzinieri, ai portantini e agli artigiani. Nella nuova lista sono compresi anche i professori della scuola primaria.

All’interno della legge di bilancio si amplia quindi lo spazio applicativo di una misura che ha già ottenuto un discreto successo negli anni precedenti e che consente l’uscita anticipata dal lavoro a partire dai 63 anni di età. Il vincolo contributivo va invece dai 30 ai 36 anni, sulla base della specifica situazione di disagio vissuta dal lavoratore. Proprio su quest’ultimo dettaglio si basa l’ampliamento della platea dei lavoratori coinvolti.

APE sociale e pensione anticipata nel 2022: verso proroga con ampliamento dei requisiti

L’APE sociale non rappresenta un vero e proprio meccanismo di accesso anticipato alla pensione. Garantisce infatti un’indennità mensile massima di 1500 euro fino alla maturazione dei requisiti ordinari di quiescenza. L’opzione è rivolta principalmente a quattro categorie di lavoratori. La tutela coinvolge infatti i disoccupati di lungo termine, per i quali nel 2022 sarà possibile accedere senza l’attesa dei tre mesi dalla fruizione dell’ultima rata di prestazione.

Ci sono poi gli invalidi con riconoscimento uguale o superiore al 74% e i caregivers. Per i lavoratori che hanno svolto le attività gravose e usuranti, la bozza della legge di bilancio includerà 23 nuove professioni, sulla base del lavoro svolto dall’apposita commissione tecnica.

Restano invariati i criteri di presentazione della domanda di accesso, che dovranno seguire l’iter della doppia istanza. La prima per il riconoscimento dei requisiti e la seconda per il pensionamento vero e proprio. Quanto appena riportato dovrà passare per il vaglio della discussione parlamentare, pertanto ulteriori modifiche (si spera in favore dei lavoratori) potrebbero arrivare nelle prossime settimane.

Continua a leggere su Fidelity News