Si avviano le regole uniche per il settore edilizio, che saranno valide su tutto il territorio nazionale, e che dovranno essere messe in atto tramite un “regolamento edilizio-tipo”. A prevederlo è una bozza al decreto legge “sblocca-Italia”, provvedimento che il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare la settimana prossima. La regola sarà contenuta in un decreto del Ministro delle Infrastrutture, in concordanza con il Ministro per la Semplificazione e ovviamente la Pubblica Amministrazione.
Le regole per il settore edilizio dovrebbero interessare tutti gli 8.000 comuni italiani che, grazie a questo provvedimento, potranno definire i criteri generali per stabilire i parametri urbanistici ed edilizi e individuare le aree edificabili sull’intero territorio nazionale. Insieme a queste, saranno fissate anche le tecniche di riferimento per gli interventi urbanistico-edilizi; i requisiti igienico-sanitari e di sicurezza; le norme di accessibilità con l’eliminazione delle barriere architettoniche ed infine, la definizione degli elementi costitutivi che formano le costruzioni.
Il nuovo regolamento comprenderà anche gli incentivi per il recupero del patrimonio edilizio in atto e la riduzione del consumo del suolo. Le norme da definire a livello nazionale permetteranno di diversificare gli interventi edilizi, che avranno come scopo il raggiungimento dell’obiettivo proposto. Il pacchetto di norme valide su tutto il territorio italiano comprende anche l’attuazione di misure che hanno come fine ultimo il risparmio energetico e sarà quindi favorita l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Saranno anche incentivate le tecniche costruttive di bioedilizia e la qualità architettonica degli edifici. I comuni, in alcuni casi, avranno la possibilità di integrare le disposizioni del regolamento edilizio-tipo. Inoltre, i comuni dovranno adeguare i propri regolamenti edilizi al nuovo regolamento entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto e nel caso che non si attui l’applicazione delle regole, saranno le regioni ad attivare, nei successivi tre mesi, i poteri necessari.
Con le nuove regole ci sono anche delle semplificazioni, che vanno a “semplificare i procedimenti in materia edilizia ed assicurare processi di sviluppo sostenibile, con particolare riguardo al recupero del patrimonio edilizio esistente e al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”.