Naspi e Dis-Coll in scadenza: con il Decreto Rilancio 2020 due mesi in più di indennità

Tra le misure decise dal governo per contrastare l’emergenza economica sorta dopo l’epidemia da Coronavirus c’è anche l’estensione della disoccupazione per 2 ulteriori mesi, ma il provvedimento di tutela non sarà per tutti.

Naspi e Dis-Coll in scadenza: con il Decreto Rilancio 2020 due mesi in più di indennità

L’emergenza sanitaria scoppiata con la diffusione di Covid-19 ha portato ad una grave crisi economica e a riflessi negativi importanti sull’occupazione. Il governo ha deciso quindi di affrontare la situazione partendo da alcuni provvedimenti di welfare destinati a garantire un sostegno immediato a chi si trova in maggiore difficoltà. Tra questi, con il decreto rilancio è stato previsto anche un allungamento dei termini di fruizione delle indennità di disoccupazione.

Il riferimento va in particolare a quanto previsto all’interno dell’articolo n.92, con il quale si attua una proroga di 2 mensilità per la corresponsione del meccanismo di welfare che risulta in scadenza durante l’emergenza Coronavirus. Il provvedimento è pensato ovviamente per garantire una continuità di reddito davanti all’evidente difficoltà al reinserimento lavorativo durante un periodo nel quale molte aziende stanno cercando di riorganizzare la propria attività dopo la fine del lockdown.

A livello operativo, il periodo di riferimento per l’estensione della disoccupazione va dal 1° marzo al 30 aprile 2020: pertanto tutti coloro che avevano la Naspi e la Dis-Coll in scadenza durante tale fase si vedranno prorogare automaticamente l’indennità con 60 giorni supplementari. In questo senso, è importante sottolineare che i beneficiari non dovranno inoltrare alcuna richiesta specifica all’ente pubblico di previdenza. Resta comunque utile consultare la propria area riservata dell’Inps alla sezione pagamenti, laddove si potrà verificare lo stato dei flussi in corso di erogazione.

Naspi e Dis-coll per due mesi aggiuntivi: ecco come funziona

Stante il quadro appena evidenziato, appare implicito che sulla questione si è ancora in attesa di conoscere tutti i dettagli pratici, visto che queste informazioni saranno chiarite all’interno della prossima circolare attuativa in arrivo dall’Inps. Al momento è però chiaro che il provvedimento di estensione non risulterà valido per chi al termine della disoccupazione ha usufruito di altri meccanismi di sostegno, come ad esempio il bonus 600 euro.

Resta inoltre ancora da chiarire se l’Inps riconoscerà effettivamente anche i versamenti figurativi per questi ulteriori due mesi di disoccupazione, mentre per quanto concerne l’importo erogato si procederà con un calcolo basato sull’indennità giornaliera moltiplicata per i giorni di fruizione (senza l’applicazione della riduzione del 3% prevista in via ordinaria).

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