La Naspi rappresenta un sussidio di welfare di fondamentale importanza per coloro che hanno perso il lavoro, soprattutto in un momento delicato come quello attuale. In questo senso, appare fondamentale per molti percettori poter organizzare le proprie spese familiari sapendo a quanto corrisponderà l’importo ed entro quando sarà accreditato sul conto corrente fornito come riferimento.
Bisogna innanzitutto premettere che la disoccupazione Naspi 2020 risulta operativa a partire dall’inizio del 2015 e garantisce un sussidio di sostegno che può estendersi per un periodo massimo corrispondente a 24 mensilità. Quest’ultimo viene erogato per dimissioni per giusta causa o durante il periodo di maternità, oltre che per risoluzione consensuale del rapporto di lavoro durante una procedura preventiva e obbligatoria di conciliazione.
Per poter percepire la Naspi bisogna quindi essere disoccupati e possedere almeno 13 settimane di versamenti contributivi nei 4 anni precedenti all’inizio dell’evento, oltre a 30 giornate di lavoro effettivi nei 12 mesi precedenti alla perdita del lavoro.
I pagamenti della Naspi ad aprile 2020: ecco le informazioni da sapere
In merito alla data di pagamento della Naspi per il mese di aprile 2020, bisogna premettere che l’emolumento non è caratterizzato da un calendario fisso di date nella quale partono i flussi, così come potrebbe essere ad esempio per gli assegni di natura previdenziale. Per questo motivo, la data effettiva può variare. L’Inps renderà visibile l’informazione sull’accredito all’interno della propria area riservata, con un anticipo di circa una o due settimane rispetto al pagamento effettivo.
Per poter restare informati è quindi necessario utilizzare il proprio codice fiscale ed il relativo Pin ed accedere al sito dell’Inps. Successivamente, bisogna recarsi sul proprio fascicolo previdenziale. Rispetto al mese di aprile 2020, si può stimare che data di accredito e relativo importo dovrebbero apparire per molti percettori verso la seconda settimana del mese. Il pagamento dovrebbe invece avere luogo entro la terza settimana, tutto ciò tenendo anche conto della particolare situazione che il Paese sta vivendo per l’emergenza Coronavirus.