Tuonano chiare e forti le parole di Diego Della Valle, padrone di Tod’s e di altre società imprenditoriali, verso Mauro Moretti, attualmente AD delle Ferrovie della Stato. Attualmente, perché potrebbe anche lasciare l’incarico se il suo stipendio di 850mila euro venisse tagliato come da proposta del governo Renzi. Decisione che a lui non piace affatto, ma che non ha neanche il coraggio di prendere, e per questo Della Valle insiste e invita Moretti a tagliare, o meglio ad abbandonare, facendo la felicità di molti italiani che lo vorrebbero mandare a casa.
Il monito di Diego Della Valle è rivolto a Moretti ma anche alla politica e ai rapporti che intercorrono fra i due, che tengono ancora oggi sulla poltrona una persona che non fa gli interessi degli italiani. Uno sguardo alla situazione delle ferrovie è più che sufficiente a dimostrare quanto insufficiente e poco soddisfacente sia la gestione di un servizio che dovrebbe tenere l’Italia alla pari con gli altri paesi. Ma questo non succede, e i cittadini viaggiano su treni vecchi e a volte poco puliti, tra disagi e ritardi per andare al lavoro, costretti a subire un servizio insufficiente e poco sicuro. Della Valle afferma deciso che gente come Moretti, che nel corso degli anni ha fatto solo i propri interessi, deve andare a casa immediatamente.
Il ministro Guglielmo Epifani invece interviene con un consiglio per Moretti: lo invita a tagliare lo stipendio e a rimanere nella sua carica, sottostando alla volontà del governo di dimezzare gli altissimi stipendi dei manager. Il ministro inoltre sottolinea che questi dovrebbero essere collegati ai risultati raggiunti nel loro mandato, cosa che per Moretti non è successa, e quindi è ancora più ingiusto che egli percepisca una somma così elevata.
La decisione di ridurre notevolmente gli stipendi sulle cariche dei manager pubblici è un segno importante del governo che vuole portare la sua attenzione sui cittadini e sulle loro problematiche, affrontando temi più importanti che assicurano una vita migliore a ciascuno, e riportando un po’ di equità sociale sui compensi. Sarà dura, ma Renzi ha buone prospettive di farcela; sarà importante essere affiancato da gente onesta e propensa a volgere lo sguardo non solo su se stessa ma sui cittadini.