Manovra 2026: nuovo Isee e maggior accesso a cinque bonus per le famiglie

La manovra 2026 modifica l’Isee, aumentando la soglia di esclusione della prima casa e introducendo maggiorazioni per i figli, così da ampliare l’accesso a cinque principali bonus destinati alle famiglie.

Manovra 2026: nuovo Isee e maggior accesso a cinque bonus per le famiglie

La legge di bilancio 2026 introduce importanti modifiche al calcolo dell’Isee, strumento centrale per determinare l’accesso a numerosi incentivi e bonus sociali. La novità più significativa riguarda l’esclusione della prima casa dalla formazione dell’Isee, elevando la soglia del valore catastale da 52 mila a 91.500 euro.

In termini pratici, ciò significa che molte famiglie potranno vedersi considerate le proprie abitazioni di residenza come non rilevanti ai fini del calcolo della situazione economica, aumentando le possibilità di accesso ai benefici previsti dalla normativa. Questa misura evita che il patrimonio immobiliare ordinario penalizzi nuclei con redditi reali più contenuti, rendendo l’indicatore più aderente alla realtà economica delle famiglie.

L’aggiornamento prevede inoltre maggiorazioni legate al numero di figli conviventi: 0,1 per due figli, 0,25 per tre, 0,40 per quattro e 0,55 per cinque o più figli. A queste aggiunte si somma un incremento di 2.500 euro per ogni figlio successivo al primo. L’obiettivo è fornire una valutazione più equa delle esigenze familiari, evitando che la casa di residenza concorra a determinare l’indicatore come se fosse un vero e proprio patrimonio da tassare.

Il nuovo approccio, che esclude già investimenti in Btp e altri titoli di Stato, mira a favorire un numero maggiore di nuclei nell’accesso ai bonus, senza gravare sulle risorse pubbliche. L’esclusione della prima casa riguarda immobili con un valore catastale fino a 91.500 euro, una cifra che, pur basandosi sul catasto, corrisponde a circa tre-quattro volte tanto in termini di mercato immobiliare.

La scelta di questo limite è stata calibrata per favorire abitazioni diffuse nelle piccole città o nelle periferie delle grandi, mentre restano escluse le categorie catastali più elevate. Questo approccio consente di preservare la funzione sociale dell’incentivo, concentrandolo sulle famiglie più bisognose e con patrimoni ordinari.

Il nuovo Isee influisce direttamente su cinque principali bonus destinati ai nuclei familiari: assegno di inclusione (Adi), supporto formazione e lavoro (Sfl), assegno unico e universale (Auu), bonus asilo nido e bonus bebè. Con le modifiche introdotte, migliaia di famiglie che prima restavano escluse potrebbero ora accedere a tali benefici, ottimizzando la distribuzione delle risorse disponibili. Non si esclude che il governo possa introdurre ulteriori parametri mirati per contenere l’impatto sui conti pubblici, modulando requisiti aggiuntivi per fascia di reddito o caratteristiche del nucleo familiare. Questa riforma dell’Isee si inserisce in un progetto più ampio di revisione dell’indicatore, che punta a renderlo più rappresentativo della situazione economica reale delle famiglie, proteggendo i risparmi sicuri e prevedendo franchigie per nuclei con figli o componenti disabili. L’intenzione è alleggerire il peso delle regole sulle famiglie ordinarie, evitando che patrimoni consistenti ricevano vantaggi indebiti, e garantendo al contempo un accesso più equo ai bonus e agli incentivi previsti dalla manovra 2026.

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