Manovra 2019, le priorità per la Lega su pensioni, welfare e fisco

Nella giornata di oggi si è tenuto il nuovo confronto interno alla Lega sui provvedimenti considerati come prioritari da inserire nella legge di bilancio 2019: si parla di pensioni, lavoro, pace fiscale e flat tax.

Manovra 2019, le priorità per la Lega su pensioni, welfare e fisco

Emergono nuovi dettagli in merito al programma politico dell’ala leghista del nuovo Governo del cambiamento ed in particolare sui provvedimenti che dovranno essere considerati come prioritari all’interno della legge di bilancio 2019. Il nuovo confronto tra i principali esponenti della Lega tenutosi oggi è stato infatti definito come “positivo e costruttivo” all’interno di un comunicato e va nella direzione di dare ulteriormente forma ai provvedimenti in approvazione entro la fine dell’anno.

Secondo la Lega, la nuova Manovra 2019 è destinata a portare un cambiamento importante nel contemporaneo rispetto dei conti pubblici e delle regole di bilancio, ponendosi però l’obiettivo di completare il proprio percorso di rinnovamento “nell’arco dei prossimi 5 anni”. D’altra parte, i temi che si andranno a toccare con le nuove riforme sono moltissimi: dalla flessibilità previdenziale al lavoro, fino alla pace fiscale ed alla flat tax. Il lavoro di affinamento delle misure è però tutt’altro che terminato, tanto che le verifiche specifiche sui singoli provvedimenti proseguiranno anche nei prossimi giorni. 

Anche Tria sostiene il superamento della Legge Fornero, ma con attenzione sui conti

In merito a quella che viene considerata come la misura prioritaria per la Lega (ovvero l’avvio della flessibilità previdenziale), anche il Ministro dell’Economia Giovanni Tria ha recentemente espresso delle posizioni possibiliste, pur confermando la cautela sui conti. Per l’esponente del Governo, la misura è infatti fondamentale anche al fine di rilanciare il turn over tra i dipendenti delle aziende.

Il Ministro ha anche ricordato che “non è possibile fare tutto subito”, motivo per il quale provvedimenti come la riforma delle pensioni verranno messi a punto “nel segno dell’innovazione” ed in maniera graduale. È chiaro quindi che la flessibilità in uscita dal lavoro all’inizio potrebbe concentrarsi maggiormente sulle situazioni di maggiore disagio, per poi allargare la platea di riferimento man mano che si sviluppa la legislatura. Sullo sfondo resta la necessità di garantire adeguate coperture, un compito che i tecnici starebbero cercando di assolvere anche attraverso la ricerca di risorse inespresse o mal indirizzate tra le pieghe del bilancio pubblico.

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