L’ISTAT annuncia la recessione con il Pil in frenata dello 0,2% nel quarto trimestre

Dall’Istituto nazionale di statistica arriva la conferma sull’andamento negativo dell’economia italiana, con la registrazione di un calo del dato relativo al quarto trimestre 2018. Il Paese entra così ufficialmente in recessione tecnica.

L’ISTAT annuncia la recessione con il Pil in frenata dello 0,2% nel quarto trimestre

Torna l’aria di crisi per l’economia del nostro Paese, la quale attraverso i dati registrati dall’Istat evidenzia un andamento negativo tale da configurare l’entrata ufficiale in recessione dell’Italia. Una constatazione che non sembra poter sorprendere, visto che il fenomeno è stato dato già per certo nella giornata di ieri dal Premier Giuseppe Conte.

D’altra parte, i numeri non lasciano adito a ipotesi diverse. Il Prodotto interno lordo registra una discesa dello 0,2% nel quarto trimestre del 2018, dopo una rilevazione già in calo nel trimestre precedente dello 0,1%. Certo non sono numeri abissali, ma è quanto basta per definire l’economia in arretramento. Resta però il fatto che si riscontra il peggior andamento dell’economia degli ultimi cinque anni, mentre all’orizzonte si prospetta una situazione ancora peggiore per la prima parte del 2019.

Le preoccupazioni di Confindustria e Codacons

A parziale consolazione resta il fatto che non è solo il nostro Paese a trovarsi davanti ad una situazione complicata rispetto all’andamento della propria economia. Anche la macchina industriale tedesca si trova a confrontarsi con il dimezzamento della crescita del Pil stimata per il 2019, mentre risulta in controtendenza la Spagna con un +0,7%.

Resta il fatto che l’attuale situazione desti preoccupazione. Confindustria chiede di reagire subito per cercare di compensare il dato, ad esempio aprendo con immediatezza i cantieri sui quali sono disponibili risorse già stanziate e pronte da spendere (come nel caso della TAV). Un esempio di come sia necessario agire con urgenza, anche perché “noi abbiamo adesso il problema del rallentamento, a gennaio avremo un rallentamento ancora superiore rispetto al trimestre scorso” evidenzia il Presidente Vincenzo Boccia.

Sulla questione si sono fatti sentire anche i consumatori tramite l’Associazione Codacons, la quale ha parlato in un comunicato di un “calo peggiore rispetto alle aspettative” ed inquietante per l’economia dell’Italia. A conferma che l’attuale clima di preoccupazione non riguarda solo un settore della società, ma risulta condiviso e stratificato.

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