Il fenomeno del lavoro nero è stato al centro di un nuovo dossier preparato dalla Fondazione studi dei Consulenti del Lavoro, confermandosi come una delle grandi problematiche del Paese ancora in attesa di una soluzione diffusa. Il primo dato che emerge fa riflettere e riguarda il numero dei lavoratori coinvolti: sarebbero infatti circa 1,5 milioni i cittadini che parzialmente o totalmente risultano occupati tramite una forma di nero, risultando quindi invisibili all’agenzia delle entrate, agli enti assicurativi ed a quelli previdenziali.
Il dato è importante e rende evidente quanto il problema risulti ancora rilevante, soprattutto se confrontato con il numero di aziende che risultano operative nello Stato italiano. Si parla infatti di circa 5,7 milioni di datori di lavoro, considerando anche le attività operative nel settore agricolo.
Il punto sul lavoro nero ed il confronto con l’anno precedente
Stante la situazione appena descritta, bisogna rilevare innanzitutto che il fenomeno, tradotto in termini economici, produce un ammanco di risorse pubbliche stimabile in circa 20 miliardi di euro. I dati della ricerca prodotta dai consulenti del lavoro mettono anche in evidenza che rapportando posizioni irregolari e numero di aziende presenti in Italia, si riscontra un lavoratore con posizione non conforme in almeno un caso su tre. Tuttavia, non tutte le stime sono negative: il fenomeno sarebbe in calo rispetto all’anno precedente di circa 200mila unità. Una parziale consolazione, dovuta all’inasprimento dei controlli e delle verifiche.
Sullo sfondo vi è poi la questione del caporalato, un fenomeno verso il quale lo Stato ha inasprito le pene negli ultimi anni. Purtroppo, nonostante ciò, nel corso del periodo osservato (il 2017) si sono osservati comunque 94 deferimenti alle autorità giudiziarie, mentre quasi 400 lavoratori sono stati individuati come vittime di sfruttamento.
Insomma, il contrasto al fenomeno del lavoro nero ed allo sfruttamento dei lavoro deve essere caratterizzato da un’azione ancora più incisiva di contrasto. Obiettivi sui quali insistono i consulenti del lavoro, al fine di incentivare il lavoro etico e la regolarità contributiva.