La povertà in Italia ha raggiunto vette di drammaticità che oramai non si conoscevano più da oltre dieci anni, sin dai tempi del 2005: è stato questo il responso dell’Istat, a margine di uno studio relativo alle condizioni economiche degli italiani nel 2015.
I dati raccolti sono tragici: con 4.598.000 persone in condizioni di “povertà assoluta”, il nostro Paese sta vivendo una crisi economica tra le peggiori degli ultimi decenni. Stando a quanto riferisce l’Istat, circa un terzo dei nuclei familiari composti da 5 o più persone vive in condizione di povertà, ma il dato peggiore è quello relativo ai più giovani.
Se il tasso di povertà tra gli anziani è pressappoco costante nel tempo, infatti, a peggiorare significativamente il record negativo è arrivato invece quello inerente ai giovani: i ragazzi italiani sono sempre più poveri, ed ogni anno la situazione si aggrava. Si tratta di un dato che si può facilmente intuire anche semplicemente considerando quanta fatica costi ad un cittadino italiano riuscire ad uscire dalla casa dei genitori prima dei 30 anni d’età.
“L’incidenza della povertà assoluta si mantiene sostanzialmente stabile sui livelli stimati negli ultimi tre anni per le famiglie, con variazioni annuali statisticamente significative” si legge all’interno del rapporto Istat sulla povertà in Italia, mentre quest’ultima “cresce se misurata in termini di persone. Questo andamento nel corso dell’ultimo anno si deve principalmente all’aumento della condizione di povertà assoluta tra le famiglie con 4 componenti (da 6,7% del 2014 a 9,5% del 2015), soprattutto coppie con due figli (da 5,9% a 8,6%)“.
Per quel che concerne la povertà giovanile invece, oltre 1 minore su 10 è in condizione di povertà assoluta (1.131.000, equivalente al 10,9%), mentre dilagia crescendo vertiginosamente anche la povertà tra i cittadini di età compresa fra i 18 ed i 34 anni: quest’ultimo è un dato che spaventa soprattutto in proiezione futura, dal momento che nel 2005 solo il 3,9% dei cittadini italiani di fascia 18-34 viveva in condizioni di povertà, mentre nel 2015 i numeri si sono triplicati, arrivando a toccare un drammatico 9,9%.