La Russia esce dal circuito Visa e lancia PRO 100

Putin risponde al blocco dei servizi di pagamento elettronici Visa e MasterCard con il lancio di un circuito di carte di credito nazionale dal nome PRO 100. Potrebbe essere pronto in pochi mesi

La Russia esce dal circuito Visa e lancia PRO 100

Dopo la decisione di usare la valuta cinese e non più l’euro o il dollaro americano come valuta di riserva, ecco un’altra mossa strategica della Russia: l’uscita dal circuito Visa e MasterCard e il lancio del sistema di pagamenti elettronici nazionale  PRO 100.

Questa la risposta di Vladimir Putin alla decisione, di una settimana fa, dei gruppi americani Visa e MasterCard di inibire l’utilizzo dei loro sistemi di pagamento nelle transazioni eseguite dai clienti di alcune banche russe (AB Rossiya, Sobinbank, SMP Bank e InvestKapitalBank), facente seguito alla decisione del Governo americano di sanzionare la Russia per via della crisi politica in Crimea.

La banca AB Rossiya ha appunto annunciato in un comunicato stampa che Visa e MasterCard avevano “senza preavviso bloccato i servizi di pagamento ai clienti della banca“.

Nel 2010 Mosca mise a punto un progetto per la creazione di un sistema di pagamenti elettronici che potesse essere usato dai cittadini nelle transazioni con il governo, ad esempio per le tasse e le pensioni. “Espandere questo sistema ai pagamenti privati non sarebbe difficile”, ha dichiarato Avivah Litan, analista di Gartner Research a Businessweek. E aggiunge: “Se le banche sono tutte d’accordo, potranno usare il circuito di credito esistente. Ci stavamo pensando da molto tempo e forse questa è l’occasione giusta. Quattro grandi banche russe sarebbero già tecnicamente pronte per utilizzare il sistema di pagamento russo: Sberbank, Uralsib, BAR AK e Mosca Industrial Bank”.

Si tratta di un sistema di pagamento basato su una scheda elettronica universale dal nome PRO 100, il quale sarebbe “tecnologicamente pronto per fornire un servizio nazionale nel prossimo futuro. Stimiamo ci vorranno un paio di mesi, tuttavia le principali banche russe, che rappresentano oltre il 40% del mercato interno, sono già collegate a questo sistema di pagamento” – ha dichiarato il direttore delle comunicazioni aziendali presso la Card Elettronica Universale RT, Andrey Nesterov.

Ma Barack Obama non si ferma: in conferenza stampa all’Aja ha sottolineato che “Le azioni della Russia sono semplicemente inaccettabili, devono esserci delle conseguenze. Se Mosca continua ad aggravare la situazione con una escalation, allora dobbiamo essere preparati a imporre un costo più alto”. E aggiunge: Nuove sanzioni settoriali (simili a quelle che hanno colpito le banche russe e le carte di credito dei loro clienti) saranno adottate nel caso Putin decida di fare scelte sbagliate”.

I capi di governo europei intanto hanno allungato la lista delle personalità russe i cui beni saranno congelati, portandola a 33. I leader europei hanno anche deciso che se la Russia, dopo aver riammesso la Crimea nella Federazione, cercherà di allargare la propria influenza in altre aree dell’Ucraina, la UE imporrà ulteriori sanzioni.

Il viceministro delle Finanze russo Alexei Moiseev, dice di non essere preoccupato e afferma di non vedere “gravi conseguenze per il settore finanziario della Russia per via delle sanzioni annunciate dall’Occidente”.

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