La ripresa è arrivata: lo conferma l’Istat

L'Istat conferma la ripresa economica: Pil in ripresa per la prima volta negli ultimi 13 mesi, con un aumento record di +0,3% che non si vedeva da 4 anni. Fondamentali i trasporti: +28,7%

La ripresa è arrivata: lo conferma l’Istat

La ripresa economica è finalmente una realtà: a confermarlo i dati dell’Istat, che sancisce la tanto agognata inversione del segno che precede i numeri relativi all’andamento dell’economia italiana. Si parla infatti di un aumento dello 0,3% del Pil nel primo trimestre del 2015, rispetto al trimestre di riferimento precedente; un segnale di ripresa importante, che fa seguito alla conferma delle stime preliminari del 13 Maggio. Come ricordano molti economisti, si tratta del primo vero segnale di crescita dopo 13 trimestri passati all’insegna del “meno”.

Inoltre il nuovo “balzo” in avanti del Pil ha fatto registrare un vero e proprio record, quantomeno per quanto riguarda gli ultimi quattro anni (l’ultimo aumento trimestrale superiore allo 0,3% era infatti stato registrato tra Gennaio e Marzo del 2011, quando l’incremento del Pil fu dello 0,4%; dal secondo trimestre scese allo 0,2%, e poi ci fu il collasso).

Segnali discordanti arrivano invece dalla composizione della ripresa in Italia: i consumi finali nazionali ribadiscono infatti la loro debolezza scendendo dello 0,1%, ed a controbilanciarli c’è l’incremento degli investimenti fissi lordi che salgono dell’1,5%. Citando il rapporto in questione: “La ripresa degli investimenti è stata trainata dalle componenti dei mezzi di trasporto e delle costruzioni, cresciute rispettivamente del 28,7% e dello 0,4%, mentre quella di macchine, attrezzature e altri prodotti registra una flessione dello 0,9%”.

I trasporti sono insomma una vera ancora di salvezza per l’economia italiana. L’Istat conferma infatti che: “La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 0,2 punti percentuali (+0,3 punti gli investimenti fissi lordi, -0,1 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private e un contributo nulla della spesa della Pubblica Amministrazione). La variazione delle scorte ha fornito un apporto positivo di 0,5 punti percentuali. Per contro, il contributo della domanda estera netta è stato negativo per 0,4 punti”.

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