La pessima notizia se avete questo conto: allarme disattivazione

Purtroppo ci sono pessime notizie per chi ha una determinata tipologia di conto corrente, vediamo di cosa si tratta e quale azienda ha lanciato l'allarme.

La pessima notizia se avete questo conto: allarme disattivazione

Tutti gli italiani hanno sicuramente un conto corrente dove accreditare lo stipendio o la pensione. C’è chi lo ha in posta o in banca. I due istituti di credito differiscono per poche cose. Presso gli uffici di Poste Italiane, l’utente non soltanto può richiedere l’apertura di un conto corrente, ma anche di un libretto di risparmio o effettuare servizi come ad esempio il pagamento delle bollette o effettuare spedizioni. Insomma le poste offrono una gamma di servizi che sono molto utili ai cittadini. 

L’istituto, che ormai ha quasi 100 anni, da sempre tutela i suoi clienti, soprattutto chi decide di aprire un libretto di risparmio postale e chi possiede un conto. Su questo libretto possono essere depositate delle somme di denaro magari da mettere da parte per eventuali inconvenienti. Il libretto garantisce anche un incremento degli interessi ed inoltre i soldi non sono pignorabili. Ma in queste ore è arrivata una brutta notizia per chi ha una particolare tipologia di conto. Vediamo di che si tratta e cosa sta succedendo.

Avviso disattivazione

Anche i libretti postali possono essere dotati di un codice iban dove poter fare accreditare lo stipendio o la pensione. Si tratta di una ulteriore possibilità, questa, che viene offerta da Poste Italiane e che gli italiani hanno ben gradito. In queste ore però l’istituto ha lanciato l’allarme disattivazione per una tipologia precisa di conto. 

A partire da marzo 2022, Poste Italiane ha provveduto infatti a disattivare alcuni libretti. La misura agisce sui depositi che presentano somme pari o superiori a 100 euro, ma che sono fermi da circa dieci anni e che vengono definiti per questo “dormienti”. Gli utenti interessati ne hanno già ricevuto comunicazione direttamente da Poste Italiane. 

La somma contenuta in questi libretti andrà quindi a finire in un apposito fondo Consap e se la persona interessata non risponde alla comunicazione nel giro di 180 giorni Poste procederà direttamente all’estinzione del conto. Ci sarà comunque in ogni caso la possibilità di presentare una domanda alla Consap per ricevere le somme che erano contenute nei libretti disattivati. 

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