L’attuale situazione internazionale, con le ostilità che continuano in Ucraina, non fa dormire di certo sonni tranquilli al mondo intero, visto che ancora non si è riusciti a trovare una soluzione. Per questo le autorità internazionali sono preoccupate per i risvolti che potrebbero avere i fatti in questione sull’intero globo. La crisi sta provocando difficoltà economiche non di poco conto anche sulle tasche degli italiani, che stanno vedendo aumentare sempre di più il costo della vita.
Dopo un periodo ad esempio in cui sembrava che i prezzi dei carburanti si fossero abbassati, ecco che questi ultimi sono nuovamente aumentati e la benzina e il diesel ormai hanno di nuovo abbondamentemente superato le due euro al litro. Un vero e proprio salasso per gli italiani, a cui si aggiungerà il costo di mantenimento della vettura, che a breve potrebbe aumentare. Vediamo di cosa si tratta.
In arrivo la batosta
Innanzitutto c’ da dire che la crisi in Ucraina, entrata in contrasto con la Russia, sta provocando gravi effetti sull’economia globale e anche sul prezzo dei ricambi per le automobili, in quanto stanno aumentando sempre di più le spese di produzione e di trasporto, dovute al conseguente aumento del prezzo dei carburanti.
Il Governo italiano aveva studiato un pacchetto ad hoc per aiutare gli italiani in questo periodo di difficoltà, ma a quanto pare la situazione è oggi la stessa di due mesi addietro. Vista la crisi in questione, chi possiede ad esempio un’auto 1.2 ibrida di nuova immatricolazione potrebbe spendere dai 700 ai 1.000 euro soltanto di assicurazione, a cui vanno aggiunti eventuali costi di manutenzione e il bollo che si aggirerà attorno ai 150 euro annui.
Se si possiede quindi una vettura media non si spenderanno più di 1.000 – 1.200 euro annui, cifra che potrà pesare sulle tasche degli italiani. Secondo l’associazione dei consumatori Konsumer Italia, gli aumenti della Rc auto in questo periodo sono ingiustificati e del tutto speculativi, in quanto questo settore nonostante la crisi internazionale è riuscito a tenere e produrre utili “grazie a una frequenza sinistri molto ridotta” – questa la nota di Konsumer Italia.