Istruzione scolastica: le spese detraibili per il 2018

Le spese per l'istruzione scolastica si possono detrarre. Le detrazioni fiscali riguardano la tassa di iscrizione o di frequenza; le spese per la mensa e le attività sportive.

Istruzione scolastica: le spese detraibili per il 2018

 La scuola costa; lo sanno bene tutte quelle famiglie che tra luglio e settembre, devono fare i conti con le spese per le iscrizioni a scuola.

Federconsumatori ha stimato che la spesa media per ogni ragazzo è di circa 526 euro. Non tutti sanno però che alcune di queste spese possono essere detratte.

Le spese che possiamo detrarre

Le detrazioni fiscali riguardano la tassa di iscrizione o di frequenza; le spese per la mensa e le attività sportive.

Il limite della detrazione fiscale è stabilito di anno in anno. Nel modello 730 del 2018 si dovranno indicare quelle spese detraibili sostenute nel 2017. Per le famiglie che non sono obbligate a presentare la dichiarazione dei redditi, la legge consente comunque di presentare la domanda.

Secondo quanto stabilito dal TUIR, articolo 15, comma 1, lettera “e” per il 2018 si possono detrarre quelle spese sostenute per scuole dell’infanzia e primaria, scuola secondaria di primo e secondo grado, università, corsi di perfezionamento e di specializzazione, master, dottorati di ricerca, test di ammissione alle università, affitto di stanze e appartamenti per studenti fuori sede.

La detrazione fiscale per gli asili nido, pubblici e privati, è pari al 19% della spesa fino ad un limite massimo importo di 632 euro per ciascun figlio dai 3 mesi ai 3 anni; con la stessa percentuale di detrazione, per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria si possono detrarre un massimo di 717 euro nel 2017 e 786 euro per il 2018.

Per le università, invece, il calcolo del 19% di detrazione è differente tra gli istituti pubblici e privati. Per i primi si può detrarre il 19% dell’intero importo corrisposto, mentre per le università private la detrazione massima del 19% è stabilita ogni anno dal ministero dell’Istruzione. In compenso, però, si pososno detrarre le spese che fanno riferimento a tassa di immatricolazione e di iscrizione, sovrattasse per esami di profitto e laurea, pagamneti per le prove di selezione, tasse di frequenza, corsi di specializzazione e master. Si possono detrarre anche le spese per l’affitto di immobili per studenti fuori sede a condizione che la sede universitaria disti più di 100 chilometri dalla residenza. L’importo, però, non deve superare i  2.633 euro.

 

 

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