Inps, partite Iva: indennità fino a 800 euro nel 2021

Assegno tra 250 e 800 euro al mese per sei mesi. Domanda a Inps entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni dal 2021 al 2023. Esentasse. Si può richiedere una sola volta nel triennio, se il reddito dell'anno prima si è dimezzato rispetto ai tre anni precedenti.

Inps, partite Iva: indennità fino a 800 euro nel 2021

Si chiama Iscro ed è l’acronimo di “Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa”: si tratta del nuovo ammortizzatore sociale studiato per i possessori di partita Iva, la misura verrà introdotto in via sperimentale per il prossimo triennio 2021-2023. 

L’ammortizzatore si rivolge in particolare modo a coloro che, a causa della crisi, hanno registrato una riduzione reddituale oltre il 50%. Tale riduzione si dovrà inquadrare tenendo conto della media dei redditi dei 3 anni precedenti la domanda.

Requisiti

Oltre al requisito sul calo del reddito, i beneficiari dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • non essere percettori di reddito di cittadinanza;
  • non essere titolari di alcuna pensione diretta;
  • avere una posizione regolare nei riguardi della contribuzione previdenziale Inps;
  • avere dichiarato un reddito annuale non superiore a 8.145 euro (ogni anno seguirà le rivalutazioni da parte dell’Istat);
  • essere titolari di Partita Iva per la specifica gestione previdenziale da almeno 4 anni dalla presentazione della domanda.

La presentazione dell’istanza avverrà su base telematica con scadenza fissata per il 31 ottobre di ogni anno.

A quanto ammonta l’Iscro

L’assegno dell’Iscro dovrebbe aggirarsi, a seconda dei casi, tra i 250 e gli 800 euro al mese per un massimo di sei mesi. Verrà erogato dall’Istituto ai soli professionisti autonomi iscritti alla gestione separata, purché dimostrino di aver subito il dimezzamento del reddito rispetto alla media degli ultimi tre anni. 

Ricapitolando, il futuro beneficiario otterrà:

  1. il 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito dichiarato all’Agenzia delle Entrate;
  2. l’assegno non sarà inferiore a 250 euro mensili;
  3. potrà ottenere un massimo di 800 euro mensili;
  4. si potrà richiedere una sola volta nel triennio, se il reddito dell’anno prima si è dimezzato rispetto ai tre anni precedenti.

Obblighi del beneficiario 

I lavoratori beneficiari dovranno partecipare a dei percorsi di aggiornamento professionale, da definirsi con apposito decreto del Ministero del Lavoro, emanato di concerto con il Ministero dell’Economia, d’intesa con la Conferenza Stato Regioni, entro sessanta giorni dalla entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021. Il monitoraggio della partecipazione dei beneficiari dell’indennità ai percorsi di aggiornamento sarà affidata all’Anpal.

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