Indennizzo commercianti per la falla degli anni 2017-18. L’Inapi parla di giustizia fatta

L’Istituto nazionale di assistenza dei piccoli imprenditori commenta il via libera all’estensione dell’indennizzo per cessazione anche a quei commercianti che erano stati esclusi per un’interpretazione errata dell’Inps.

Indennizzo commercianti per la falla degli anni 2017-18. L’Inapi parla di giustizia fatta

Arrivano importanti aggiornamenti in merito al cosiddetto indennizzo commercianti, ovvero a quella misura di tutela pensata per i soggetti che svolgono un’attività economica autonoma come commercianti e che cessano di lavorare senza aver raggiunto i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia. In favore di questi lavoratori, il legislatore aveva introdotto un meccanismo di tutela, recentemente reso strutturale con la legge di bilancio 2019.

Da tale provvedimento erano però risultati esclusi coloro che avevano maturato il diritto all’indennizzo nel 2017-2018, per via di quanto definito all’interno della circolare Inps n. 77 del 2019. Un’interpretazione che era stata definita dall’Inapi come “errata ed assurda”, dando quindi sostegno a quanto rivendicato dal “Comitato esodati indennizzo commercianti”.

Cosentino (Inapi) sui mancati indennizzi: “è stata fatta ingiustizia”

In merito al punto si è quindi registrato l’intervento del presidente del patronato Inapi, Domenico Cosentino, che ha rimarcato la recente approvazione in Senato di un emendamento volto a sanare la questione. “Per fortuna giustizia è stata fatta per questa categoria di commercianti”, ha spiegato il sindacalista, esprimendo la propria soddisfazione per il risultato raggiunto.

In questo modo, l’esponente sindacale sottolinea che anche i commercianti che hanno chiuso la propria attività nel 2017-18 “potranno ricevere un bonus di 513 euro, come ponte per il raggiungimento dell’età pensionabile”. Un diritto che viene infine riconosciuto, sebbene solo dopo che è stata portata a conclusione un’ardua battaglia e dall’esito non scontato, visto l’irrigidimento delle controparti.

Il risultato è infatti il frutto di “un grande lavoro di squadra” spiega Cosentino, visto che ha coinvolto molte persone e su diversi fronti al fine di ottenere il meritato traguardo ed il giusto riconoscimento delle istanze avanzate dai commercianti. Grazie all’attività svolta, quest’ultimi potranno infatti “arrivare all’età della pensione con maggiore serenità”, soprattutto considerando che molti si sono trovati a cessare l’attività loro malgrado per via della difficile situazione macroeconomica.

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