Indagine Censis, il tenore di vita peggiora per 7,6 milioni di italiani, 600 mila poveri in più a causa della pandemia

Secondo il rapporto di Censis-Tendercapital, 23,2 milioni di italiani hanno dovuto fronteggiare difficoltà economiche dall'inizio dell'emergenza sanitaria a causa dei redditi familiari ridotti. Aumenta il disagio sociale in tutto il Paese.

Indagine Censis, il tenore di vita peggiora per 7,6 milioni di italiani, 600 mila poveri in più a causa della pandemia

La pandemia provocata dal coronavirus Sars-CoV-2 sta mettendo in difficoltà vari settori economici, soprattutto quello della ristorazione, dei viaggi e dello svago in generale. L’emergenza sanitaria però sta facendo aumentare in maniera considerevole anche il disagio sociale.

Secondo il nuovo rapporto Censis-Tendergroup, sono 7 milioni e 600 mila gli italiani che dall’inizio dell’epidemia faticano a mettere un pasto decente a tavola. Ciò è dipeso soprattutto dalla perdita del lavoro a causa della chiusura totale o parziale di alcune attività. Secondo quanto riferisce Il Sole 24 ore da quando è cominciata la pandemia in Italia si contano almeno 600.000 poveri in più

Diminuito il tasso di occupazione delle donne

La pandemia ha ampliato anche le differenze per quanto il cosiddetto gender gap. Tra uomini e donne l’indagine del Censis ha rilevato di come ci siano 20 punti di differenza: a subire di più gli effetti economici e sociali della pandemia sono state soprattutto le donne, mentre gli uomini ne hanno comunque risentito, ma in maniera minore. Il tasso di occupazione delle donne è diminuito quasi del doppio rispetto ai maschi. Complessivamente sono 23,2 milioni le persone che nel nostro Paese hanno dovuto affrontare problemi economici in famiglia. Già durante la prima ondata di marzo-aprile 2 milioni di italiani hanno dovuto fare i conti con una situazione precaria: per questo 9 milioni di italiani hanno deciso di richiedere l’aiuto dei famigliari o delle banche negli ultimi mesi.

Il rapporto del Censis ha evidenziato di come la maggior parte della popolazione italiana sia comunque favorevole a far rimanere nel territorio nazionale imprese che producono beni necessari in questo particolare periodo storico, come mascherine e respiratori. Per oltre la metà degli intervistati, precisamente il 65,1%, sarebbe utile in questo momento costruire una società sostenibile che rispetti i diritti delle persone. 

Domenico Arcuri: “Impegno personale per salvaguardare i più deboli”

Sulla vicenda è intervenuto anche il commissario per l’emergenza Covid in Italia, Domenico Arcuri. Il professionista ha confermato che la pandemia sta provocando un aumento del disagio sociale, e per questo sia lui che il Governo si impegneranno “per salvaguardare i più deboli”. Il commissario informa che l’emergenza sanitaria sta mettendo a dura prova anche i rapporti sociali, attraverso i quali si crea un arrichimento culturale e personale di ciascun individuo.

Quella provocata dal Covid-19 è un’emergenza sanitaria a livello globale, che viene costantemente monitorata dalle autorità nazionali e internazionali. Le restrizioni imposte dai governi e le misure di distanziamento sociale stanno in un certo qual modo ridisegnando le abitudini di vita di ogni persona, tutte volte a proteggere la salute. Il Governo italiano, così come tanti altri stati, sta mettendo in campo delle misure economiche e di welfare che possano alleviare le sofferenze della popolazione.

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