Il reddito di cittadinanza? Sarà erogato tramite la tessera sanitaria

Gli ultimi aggiornamenti sul reddito di cittadinanza vedono crescere l'ipotesi che venga erogato tramite la tessera sanitaria con chip di riconoscimento, ma ci saranno precisi limiti e vincoli di reddito, residenza e utilizzo.

Il reddito di cittadinanza? Sarà erogato tramite la tessera sanitaria

Continuano ad emergere nuovi dettagli in merito al reddito di cittadinanza, ovvero al sostegno di welfare di circa 780 euro mensili che sarà erogato in favore di chi vive situazioni di disagio o inoccupazione a partire dalla primavera del prossimo anno. Secondo quanto riportato dallo stesso Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, la soluzione preferibile sarebbe legata alla tessera sanitaria, ed in particolare alla versione con chip (che consente in maniera sicura di effettuare il riconoscimento dell’utilizzatore).

Il denaro andrà poi speso direttamente presso gli esercenti italiani, in modo che lo strumento di welfare possa avere al contempo una doppia finalità: aiuterà infatti anche a rilanciare il commercio e quindi la crescita del Paese attraverso il sostegno dei consumi interni. Allo stesso tempo, questo meccanismo eviterà che i destinatari del reddito di cittadinanza possano spendere il denaro ricevuto all’estero. Un ulteriore meccanismo restringerà infine le tipologie di acquisto, che dovranno essere finalizzate al sostentamento. Non sarà quindi possibile acquistare beni di lusso o voluttuari, come nel caso dello smartphone di ultimo grido o del televisore al plasma.

Il reddito di cittadinanza ed i requisiti di residenza: almeno 10 anni in Italia

Ulteriori regole serviranno a fare in modo che il reddito di cittadinanza sia destinato effettivamente a chi effettivamente vive nel nostro Paese. Per evitare ad esempio che venga assegnato a stranieri non aventi diritto, si è deciso di richiedere la residenza in Italia da almeno 10 anni. Dopo l’assegnazione, la permanenza nel beneficio sarà inoltre correlata al mantenimento dei requisiti previsti dalla legge, con un primo “tagliando” di verifica che verrà scadenzato ad un anno e mezzo dall’erogazione iniziale.

Il sussidio resterà comunque legato alla situazione economica e patrimoniale della famiglia nel suo complesso, motivo per il quale risulterà legato all’Isee. Le ultime indiscrezioni giornalistiche parlano di un Isee di 9360 euro per i single, mentre la cifra salirebbe al crescere dei componenti del nucleo familiare. Su requisiti simili verranno erogate anche le cosiddette pensioni di cittadinanza, con l’innalzamento della minima ad almeno 780 euro al mese. È chiaro che anche per questo aspetto conterà in particolar modo l’Isee, pertanto saranno adeguati al rialzo solo gli assegni delle persone o dei nuclei familiari che vivono situazioni di disagio.

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