Il Reddito di cittadinanza sarà erogato su carte elettroniche, ma non tutti otterranno l’assegno massimo

Cresce l’attesa per l’approvazione del decreto legge sul reddito di cittadinanza, mentre emergono dettagli e conferme: l’assegno verrà erogato su carte elettroniche con un versamento massimo di 780 euro per i single e poco sopra le 1300 euro per le famiglie.

Il Reddito di cittadinanza sarà erogato su carte elettroniche, ma non tutti otterranno l’assegno massimo

Mancano ormai poche ore al Consiglio dei Ministri che dovrebbe dare il via libera al decretone, ovvero al provvedimento con il quale decolleranno finalmente il nuovo reddito di cittadinanza e la riforma del settore previdenziale (con la quota 100 tra le misure principali). Sui provvedimenti sono infatti in corso gli ultimi controlli tecnici da parte della Ragioneria dello Stato, ma ciò non toglie esaminando le bozze che si sono susseguite negli ultimi giorni emergono importanti dettagli e conferme.

D’altra parte, i passaggi procedurali in merito al nuovo strumento di welfare dovrebbero concludersi nel breve termine. Una volta che il Governo avrà approvato definitivamente il decreto, questo passerà dalla Gazzetta Ufficiale. A quel punto l’Inps potrà diramare la circolare contenente le istruzioni operative che i lavoratori saranno chiamati a seguire per poter inoltrare la propria domanda di sussidio.

L’erogazione su carte prepagate

Di sicuro si sa già che il reddito di cittadinanza verrà erogato in favore dei cittadini aventi diritto attraverso carte elettroniche, così da poter semplificare l’operazione di accredito e rendere più semplici anche le verifiche di utilizzo. L’assegno massimo sarà di 780 euro per i single e di 1330 euro per le famiglie.

Su questi importi, considerabili come un tetto massimo, si è spesso accesa la discussione politica visto che gli stanziamenti coprono solo una parte della potenziale platea. Nella pratica, non tutti percepiranno l’assegno massimo in virtù della propria situazione reddituale, che potrebbe prevedere una semplice integrazione. Per fare un esempio pratico, basterà abitare in una casa di proprietà per vedersi decurtare una parte del reddito di cittadinanza in virtù della locazione figurativa.

Così, dalle ultime analisi si scopre che mediamente il rischio è di vedersi tagliare l’assegno di circa 390 euro al mese rispetto alle 780 euro annunciate inizialmente. D’altra parte, già solo  per garantire l’assegno pieno a chi si trova a reddito zero servono 3 miliardi e mezzo di euro. Un numero che aiuta a comprendere perché il limite delle risorse continua a rappresentare uno degli elementi di maggiore criticità in merito al nuovo provvedimento.

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