Bruxelles: L’Eurostat, l’ufficio predisposto alle analisi statistiche dell’Europa, ha diffuso alcune informazioni che riguardano la situazione dell’Italia e nella notifica sono state citate alcune percentuali. Il rapporto tra il debito e il PIL è giunto in Italia al 132,6%, mentre per quanto riguarda il rapporto tra il deficit e PIL si trova al 3%.
Il debito dell’Italia è passato dai 1.989 miliardi ai 2.069. L’Eurostat sottolinea che è il debito più alto dopo quello della Grecia, che ammonta al 175,1%. Nel 2013 è salito in eurozona ai massimi storici (si parla del 92,6% secondo quanto rilevato dall’ufficio di statistica) e si tratta del dato più alto dal 1995.
In UE dieci nazioni su 28 hanno riscontrato un rapporto deficit-PIL superiore al 3%; tra queste troviamo ad esempio la Slovenia con -14,7%, la Grecia con -12,7% e il Regno Unito con -5,8%. La Germania si trova in pareggio di bilancio, con un avanzo di 190 milioni e con un debito pubblico che è in diminuzione.
Sempre secondo altre informazioni raccolte dall’Eurostat, la nostra nazione ha partecipato attivamente al programma europeo “Pacchetti aiuti 2013”, che consisteva nell’assistenza internazionale verso paesi in difficoltà particolare come la Grecia e l’Irlanda. L’Italia ha speso 44,156 miliardi di euro per gli aiuti, una cifra abbastanza considerevole, vista la stessa situazione italiana e i problemi economici. Gli altri stati hanno partecipato in maniera diversa; la Francia è intervenuta con 50,3 miliardi, mentre la Germania con 67 miliardi.
Queste analisi hanno appurato quanto sia preoccupante la situazione economica dell’Europa e anche dell’Italia, in quanto la nostra nazione è seconda per debito solo alla Grecia; la quale recentemente ha avuto enormi problemi all’interno dello Stato, con interventi diretti sui conti e gli stipendi degli abitanti. Una problematica che deve essere risolta e presa con serietà dall’amministrazione statale.