Il brutto annuncio è arrivato pochi minuti fa: ecco cosa sta succedendo

La patrimoniale è tornata tra i temi scottanti dell'incontro di giovedì scorso, tenutosi a palazzo Chigi. tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro del Lavoro Andrea Orlando, e le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Ecco cosa è accaduto.

Il brutto annuncio è arrivato pochi minuti fa: ecco cosa sta succedendo

In un contesto caratterizzato dalla grave crisi economica come quella legata prima alla pandemia Covid e poi alle atrocità in corso, c’è un altra brutta notizia che aleggia nell’aria. Parliamo dello spettro della Patrimoniale che incombe sul 2022. 

Come sappiamo, giovedì a palazzo Chigi si è svolto l’incontro tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro del Lavoro Andrea Orlando, e le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil, avente come tema il Def progettato dall’Esecutivo per fronteggiare i gravi contraccolpi economici legati alle atrocità in Ucraina. Ma c’è chi ha colto l’occasione per tirar fuori dal cilindro la patrimoniale. Parlo della Cgil. 

Cosa sta accadendo

Un intervento sui redditi e i patrimoni più alti con dei prelievi di solidarietà dell’1% per tutelare chi sta peggio, chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese”. Queste le parole fatte uscire da Maurizio Landini, leader Cgil, durante l’incontro. Secondo il sindacato rosso, la patrimoniale intesa come nuova “tassa di guerra”,  per sovvenzionare aiuti a imprese, poveri, pensionati, caro energia, caro inflazione, dovrebbe prevedere un prelievo dell’1% per chi ha un Isee sopra 1,2 milioni di euro. Da qui, il sindacato conta di recuperare 6 miliardi. L’argomento è tornato, dunque, dirompente, nel dibattito politico. 

La Uil, dopo l’incontro, ha chiesto un nuovo scostamento di bilancio e l’impegno di Draghi in sede comunitaria affinché ci sia di nuovo un’emissione di bond europei per rifinanziare un programma, menre la Cisl, in una nota, ha rivendicato i punti messi sul tavolo, tra cui si annoverano: la riattivazione del tavolo sulle pensioni, finalizzato a definire strumenti di protezione previdenziale per i giovani penalizzati dalla discontinuità lavorativa, forme di maggiore flessibilità in uscita; nuove tutele per le lavoratrici madri; una specifica attenzione alla previdenza integrativa e, infin,e la tutela dei trattamenti in essere, adempiendo a tutti gli aspetti contenuti nei patti sottoscritti nei mesi scorsi.

E se dalla Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni sottolinea che Landini ha ragione da vendere perchè siamo di fronte ad un’emergenza sociale ed è necessaria una redistribuzione della ricchezza, intervenendo su redditi e patrimoni più alti; di parere diametralmente opposto è Renato Schifani di Forza Italia. Secondo quest’ultimo la patrimoniale non è e non sarà mai una via percorribile, in quanto non si può immaginare che tassare gli italiani sia la ricetta per uscire dal difficile momento di crisi che stiamo attraversando.

Ma cosa è accaduto dopo la proposta della Cgil? C’è stato un no secco da Palazzo Chigi, che fa sapere in una nota: “l’esecutivo non ha alcuna intenzione di aumentare le tasse. Il presidente Draghi ha dichiarato più volte l’impegno sin dall’inizio del suo mandato, in Parlamento, in incontri pubblici, questo ai vertici internazionali e anche nei vari confronti con i leader delle forze di maggioranza”.

Continua a leggere su Fidelity News