(da Euronews) Nuovo record di disoccupazione per la crisi greca a conduzione Troika. Le proteste si moltiplicano, il parlamento di atene quotidianamente assediato e i senza lavoro crescono di numero.
Triplicati dal 2009, i disoccupati sarebbero 700 in più ogni giorno di crisi, come testimonia l’ufficio statistiche.
“La percentuale di senza-lavoro ad aprile è salita al 26,9%, oltre una persona su quattro, mentre tra i giovani sotto i 25 anni, nonostante un leggero recupero dovuto al ritorno della stagione turistica, quasi tre su cinque sono ancora alla ricerca”.
La gente è sempre più disperata, qualcuno è rassegnato e qualcunaltro parla di rivolta.
Intanto i creditori internazionali per via UE spingono sui tagli, allontanado le speranze di una tregua.
Ancora non si sa cosa sarà dei 12.500 dipendenti pubblici per cui è previsto un piano di mobilità per il quale pare che i lavoratori dovranno accettare le condizioni di cambiamento o perdere l’occupazione.
E nel tunnel dell’austerità non ci sarà luce nell’immediato futuro, come dicono previsioni autorevoli.Le politiche di consolidamento fiscale, come molti commentatori hanno fatto notare, riequilibrano la bilancia dei pagamenti, aggravendo il debito pubblico e hanno fondamentalmente lo scopo di riscuotere i sospesi. Un popolo muore ma i creditori sono soddisfatti.
Solidarietà con il popolo greco.
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