BERLINO. La crescita del settore manifatturiero tedesco ha perso un pò di grinta nel mese di aprile, anche se tuttavia rimane sempre positivo. La lettura finale dell’indice Pmi, elaborato da Markti, per il settore è scivolata a 52,1 rispetto al massimo maturato 11 mesi che aveva toccato il punteggio di 52,8. Si tratta di un dato che non spaventa troppo il popolo tedesco, in quanto si posizione oltre la soglia di 50 per il quinto mese di fila, col la lettura finale che supera la stima flash di 51,9. Questo è un segno che l’economia tedesca vede piccole falde nella sua corazza ma che non danno preoccupazioni in quanto ha solide basi su cui sorreggersi.
L’economista di Markit, Oliver Kolodeske ha ribadito il concetto che il settore manifatturiero tedesco ha scalato una marcia per poter rallentare un attimo nel mese di aprile e che tuttavia si tratta sempre della seconda migliore lettura in nove mesi e che questo dimostra una modesta espansione nel settore. Nel frattempo continuano a fluire i nuovi ordini, anche se a ritmo piuttosto lento rispetto il mese di marzo, mentre la produzione ha rallentato, anche se i datori di lavoro tedeschi hanno aumentato le assunzioni di nuovo personale. Fattore questo che farà scatenare molti giocatori in borsa.