Germania: approvato il salario minimo di 8,5 euro l’ora

Sarà in vigore da gennaio 2015 il salario minimo di 8,5 euro l'ora in Germania. Approva la stragrande maggioranza della popolazione, contrari Confindustria ed economisti che temono perdite di posti di lavoro

Germania: approvato il salario minimo di 8,5 euro l’ora

Il governo tedesco ha approvato il provvedimento che introduce il salario minimo di 8,5 euro l’ora.

Diventerà legge effettiva entro gennaio 2015 e sarà pienamente in vigore dal 2017. Si tratta di una misura che l’SPD, il partito che fa parte del governo di Grosse Koalition guidato da Angela Merkel, ha fortemente voluto e di cui andranno a beneficiare circa 3,7 milioni di lavoratori.

Se i lavoratori approvano e hanno preso la notizia con positività, ci hanno pensato gli economisti a criticare il provvedimento segnalando il rischio di una diminuzione dell’occupazione di circa duecentomila posti di lavoro e l’aumento dei casi di lavoro in nero a causa dell’innalzamento del costo del lavoro. Poco entusiasta anche la Confindustria tedesca, la BDA (Bundesvereinigung der deutschen arbeitgeberverbaende), che ha accusato il governo di mancanza di equità. Gli industriali credono che la manovra possa essere un freno al mercato del lavoro per i più deboli come i lavoratori di lungo termine o chi non ha mai lavorato.

Nonostante questo clima di insoddisfazione generale nelle alte sfere dell’economia, Angela Merkel è pienamente soddisfatta del suo operato forte dell’80% di consensi da parte del popolo tedesco, che ha invece accolto con molto entusiasmo la notizia.

Secondo l’accordo raggiunto dalla coalizione dei conservatori della Merkel e dei socialdemocratici di Sigmar Gabriel, sono esclusi dal salario minimo i disoccupati di lungo corso, ovvero coloro che non lavorano da più di un anno, nei primi sei mesi di reimpiego. Rientrano nella norma appena varata invece, anche i 18enni ed i praticanti nel periodo di formazione e di inserimento al lavoro.

Non si tratta di una decisione unica nel suo genere dal momento che nell’Unione europea già altri 22 paesi hanno già attuato il salario minimo orario. Danimarca, Finlandia, Svezia, Austria, Cipro e Italia sono le nazioni in cui i contratti sono regolamentati per settore e non con una regolamentazione univoca. Con i suoi 8,5 euro l’ora la Germania si assesta su una paga media rispetto a quella delle altre nazioni in cui vige già la norma e sarà soltanto il tempo a dire se avrà degli effetti più o meno positivi sulla società e sull’economia.

Continua a leggere su Fidelity News