Flat Tax 2020 al 15%: ecco come potrebbe funzionare

Arrivano nuovi dettagli in merito alla proposta di riforma del sistema fiscale con l’introduzione di una flat tax. Tetto a 55-65mila euro, gli ultimi dettagli diffusi al riguardo del meccanismo di funzionamento.

Flat Tax 2020 al 15%: ecco come potrebbe funzionare

Si parla ormai da mesi di flat tax, ovvero della riforma fiscale che introdurrà un’aliquota del 15% per i contribuenti che decideranno di aderire all’opzione (la misura dovrebbe infatti essere disponibile come scelta, in modo da preservare la possibilità di utilizzare la tassazione ordinaria quando maggiormente conveniente). 

Negli scorsi giorni, Armando Siri ha spiegato il funzionamento della tassa piatta, rivelando nuovi dettagli rispetto ai parametri che potrebbero essere inseriti nel provvedimento normativo in fase di discussione. In particolare, la platea di applicazione potrebbe riguardare i single con reddito fino a 30 mila euro l’anno ed i nuclei familiari con redditi fino a 55-65 mila euro l’anno. Ovviamente, si tratta al momento di semplici ipotesi, visto che i dettagli dovranno essere definiti unitamente alle necessarie coperture.

L’aliquota unica dovrebbe comunque arrivare con la prossima Manovra ed entrare in funzione nel corso del 2020. Sarà necessario trovare coperture per circa 30 miliardi di euro, mentre sembra scivolare al momento in secondo piano l’ipotesi di fare ricorso all’eliminazione degli 80 euro del bonus Renzi o di ricorrere ad un aumento dell’Iva. Più probabile, invece, l’impiego di maggiori risorse reperite attraverso la lotta all’evasione ed al sommerso, assieme ad una rivisitazione di detrazioni e deduzioni.

Di Maio e flat tax: “meglio agire sulla riduzione del cuneo fiscale”

Sulla flat tax è intervenuto nella mattinata di oggi anche il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che sembra però avere un’idea differente in merito alla questione. Secondo l’esponente pentastellato, non vi è certezza sul fatto che sarà possibile reperire 30 miliardi di euro per la nuova tassa piatta, ma resta comunque necessario trovare il modo di abbassare le tasse sul lavoro e sul cuneo fiscale.

L’idea sarebbe quindi quella di ottenere un aumento del netto percepito dal lavoratore all’interno della busta paga, spiega Di Maio, proponendo la propria interpretazione sulle misure che è necessario implementare nella prossima legge di bilancio 2020. Non a caso, il ministro del Lavoro ha evidenziato questi giorni come quelli in cui si inizia a preparare la bozza del testo della nuova Manovra.

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