Fattura elettronica: ecco come conservarla

La fatturazione elettronica presto sarà d'obbligo. Imprese e liberi professionisti si chiedono come conservarla. Di seguito sono indicate tre modalità

Fattura elettronica: ecco come conservarla

Dal 2019 entra in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica. La fattura emessa alle imprese e ai liberi professionisti dovrà essere inviata in forma elettronica. Già dal 1° luglio 2018 i distributori di carburante emettono questo tipo di fattura da conservare.

Per rispettare il Decreto Iva, la fattura deve avere un formato elettronico qualsiasi, purchè rispetti tre caratteristiche il cui controllo è carico del destinatario. Si tratta di integrità, ovvero il contenuto non è stato alterato durante la fase di emissione e di trasmissione dei dati; di autenticità della fattura rispetto all’emittente e di leggibilità, ovvero la fattura deve essere “leggibile” dall’uomo tramite monitor.

Conservare una fattura elettronica

Si contano tre modalità di conservazione, in base alla categoria di appartenenza e al modo con cui i documenti elettronici vengono inviati.

Nel sito La Legge per Tutti, che fa riferimento al provvedimento n.89757/2018 dell’Agenzia Entrate, si legge che una prima modalità è “la conservazione della fattura elettronica attraverso il servizio delle Entrate” cosa che entrerà in vigore dal prossimo anno, quando le fatture saranno tutte elettroniche. Si tratta di un servizio gratuito, chiamato Servizio di interscambio (Sdi), messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Per usufruire di questa modalità è necessario che l’impresa entri nell’area riservata sul sito web dell’agenzia delle Entrate e aderisca all’accordo di servizio pubblicato. 

Già in uso da molti è la seconda modalità di conservazione, ovvero l’archiviazione digitale della fattura: “le fatture elettroniche con copie informatiche, in uno dei formati consentiti: pdf, jpg, txt, considerati idonei ai fini della conservazione” si legge sempre nel sito La Legge per Tutti che fa riferimento alla circolare n.13/2018, risp.3.2. dell’Agenzia Entrate.

L‘ultima delle modalità di conservazione indicate riguarda le fatture elettroniche “oggi”, tempo in cui non c’è ancora l’obbligo della fatturazione elettronica. Imprese e professionisti non sono obbligati a ricevere fatture elettroniche se non l’hanno manifestamente accettata. In questo caso il fornitore di un’azienda o di un professionista che emette fattura elettronica a chi ancora non ha accettato il Servizio di intersambio è obbligato a inviare la fattura in formato cartaceo o digitale (Pdf). Sarà cura del destinatario conservare la fattura secondo la normativa vigente.

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