Prezzo della benzina in aumento con l’arrivo dell’estate

Dopo lo sciopero dei benzinai in molti denunciano un aumento del prezzo della benzina. E con il passare delle settimane i rincari potrebbero susseguirsi.

Prezzo della benzina in aumento con l’arrivo dell’estate

L’estate, si sa, è la stagione più amata dagli italiani che programmano con mesi d’anticipo le loro meritate settimane di vacanze. Sono in molti a muoversi con la propria auto su e giù per lo “stivale” e il problema principale di chi si mette in macchina è quello relativo al prezzo della benzina. Infatti accade molto spesso che in concomitanza del periodo estivo il prezzo del carburante salga di qualche centesimo, aumentando i costi dei nostri spostamenti. Pare che anche quest’anno gli italiani non saranno immuni a questa prassi e già da inizio mese si registrano delle piccole variazioni al rialzo del costo della benzina.

Secondo quanto rileva il sito internet Staffetta Quotidiana continuano ad aumentare i prezzi dei prodotti raffinati sui mercati internazionali. Si è arrivato al quinto rialzo per il diesel e al settimo per la benzina. Si tratta di aumenti di pochi millesimi, quasi impercettibili, ma che contribuiranno nel corso delle settimane a un aumento del prezzo alla pompa di benzina. Fino al weekend scorso, facendo un confronto con i prezzi medi al consumo di fine gennaio, il prezzo della benzina è aumentato di circa 3 centesimi al litro mentre il livello del prezzo del gasolio rimane più o meno stabile. Bisogna controllare il prezzo della fine di questo weekend che, per effetto dello sciopero dei distributori di benzina di mercoledì, potrebbe nuovamente aumentare.

Il rincaro dei carburanti di questo fine settimana dovrebbe essere, pertanto, più poderoso di quanto visto finora. Il consiglio è quello di controllare il prezzo di diversi distributori della vostra zona prima di scegliere la stazione di benzina dove rifornirsi. Bisogna chiarire che il prezzo alla pompa è condizionato dalle numerosissime accise e tasse su gravano sui carburanti in Italia. Ad esempio, sul prezzo della benzina di inizio giugno di circa 1,740 euro al litro quasi il 42% del costo totale dei consumatori se ne va in accise. Restando all’esempio precedente le accise superano i 73 centesimi. Alle accise bisogna aggiungere il pagamento del 22% dell’Iva, che corrisponde a più di 30 centesimi. Pertanto per un litro di carburante pagato 1,74 euro il costo delle tasse fra accise e Iva è di 1,044 euro.

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