Essere single costa 564 euro in più al mese: ecco come una coppia può risparmiare 240.000 euro in 25 anni

Vivere da soli costa caro: secondo uno studio di Moneyfarm, essere single comporta una spesa extra di 564 euro al mese, mentre una coppia può risparmiare fino a 240.000 euro in 25 anni dividendo le spese.

Essere single costa 564 euro in più al mese: ecco come una coppia può risparmiare 240.000 euro in 25 anni

Essere single comporta un costo elevato. Secondo i calcoli della società di consulenza Moneyfarm, vivere da soli può costare fino a 564 euro in più al mese rispetto a chi vive in coppia. Convivere, infatti, permette di dividere le spese e di accumulare risparmi significativi nel lungo periodo.

In 25 anni, una coppia può risparmiare fino a 240.000 euro. Nel 2022, una proposta di legge per incentivare il matrimonio con un credito fiscale del 20% era stata presentata in Italia, ma non ha trovato seguito. Nonostante ciò, argomenti più pratici e meno costosi per lo Stato potrebbero avere più successo. Dividere le spese quotidiane, infatti, è un vantaggio economico che molte persone potrebbero non considerare appieno, soprattutto in un contesto di crescente indipendenza e solitudine. 

Vivere da soli ha i suoi vantaggi, come la libertà e l’autodeterminazione, ma comporta anche costi maggiori. Secondo i dati di Moneyfarm, nel 2023, un single spende in media 1.972 euro al mese, cifra che aumenta ulteriormente per chi ha un’età tra i 35 e i 64 anni (2.156 euro) e diminuisce per gli over 65 (1.825 euro). Al contrario, una coppia, che suddivide le spese, può ridurre il costo a circa 1.408 euro a testa, ovvero 564 euro in meno rispetto a chi vive da solo.

Questo divario si riflette in tutte le principali voci di spesa, come l’abitazione, l’alimentazione e l’intrattenimento. Ad esempio, chi vive da solo spende 345 euro in più per l’affitto e le utenze rispetto a chi convive, e in totale la spesa mensile per la casa è di 949 euro per una persona sola, contro i 587 euro per persona di una coppia.

Anche per quanto riguarda il tempo libero, la differenza di costi è evidente. Mentre una coppia spende in media 71 euro al mese tra ristoranti e vacanze, un single deve mettere in conto una spesa di circa 100 euro, con un aumento del 41%. Per quanto riguarda l’alimentazione, il costo per i single è in media di 337 euro al mese, ovvero 71 euro in più rispetto ai 266 euro spesi da una coppia. Inoltre, i single devono sostenere anche spese individuali come i trasporti, che sono superiori di circa il 6% rispetto a chi convive, mentre le spese per la salute aumentano di circa il 15%. Il vero vantaggio economico di convivere si manifesta nel lungo periodo.

Infatti, più tempo si vive insieme, maggiore sarà il risparmio accumulato. Secondo i calcoli di Moneyfarm, una coppia che inizia a convivere a 25 anni, entro i 50 anni avrà risparmiato circa 169.000 euro. Chi inizia a convivere a 35 anni accumulerà circa 101.500 euro, mentre chi inizia a 45 anni potrà mettere da parte 33.800 euro.Se i 564 euro risparmiati ogni mese venissero investiti, la somma potrebbe crescere considerevolmente. In 25 anni, per esempio, chi ha 25 anni oggi e inizia a convivere con il proprio partner potrebbe accumulare tra i 182.000 e i 240.000 euro, a seconda del rischio del portafoglio d’investimento scelto. Questi numeri non solo dimostrano il risparmio tangibile, ma anche il potenziale di crescita economica che una vita di coppia può offrire. 

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