Enrico Letta ha annunciato l’adozione di un nuovo riccometro, ovvero dei nuovi parametri nel calcolo ISEE (indicatore della situazione economica di un nucleo famiglia).
Questo nuovo sistema è stato approvato dal consiglio del ministri al fine di eliminare “lo scandalo dei finti poveri”.
In questo ISEE si terranno considerazione valore degli immobili rivalutato ai fini IMU e patrimonio.
Limitate al minimo le autocertificazioni, si farà fede ai dati INPS, che permetteranno alle pubbliche amministrazioni di compilare il reddito complessivo.
“Con l’ISEE vigente finora, in cui tutto è autodichiarato, si è verificata una sistematica sottodichiarazione sia del reddito (anche rispetto al reddito IRPEF) sia del patrimonio”.
Molte famiglie, con il sistema di autocertificazione, dichiarano di non avere nessun tipo di conto risparmio, per un dato che tocca 80%, fatto assolutamente non confermato dalla Banca d’Italia.
Buone notizie per le famiglie in affitto: aumenta l’importo massimo del costo d’affitto da portare in detrazione, fino ad arrivare a 7.000 euro con 500 euro in più per ogni figlio convivente successivo al secondo.
L’ISEE sarà anche più “aggiornato”. Nelle situazioni di precariato potrà infatti essere modificato in rapporto allo stato delle cose: con la perdita del lavoro, la cassa integrazione o comunque una ingente diminuzione del patrimonio (>25%) non si farà più riferimento al calcolo ISEE dell’anno precedente ma ad un “ISEE corrente”, che rispecchia al meglio la condizione patrimoniale.
Il ministro del lavoro Enrico Giovannini, lo definisce “uno strumento più corretto per valutare le condizioni relative tra famiglie con diverse possibilità economiche, ma anche restringere gli spazi all’evasione, ricordando che ogni presunta furberia toglie un’opportunità a coloro che ne hanno diritto”.