Crollo del potere d’acquisto, 15 milioni di italiani in disagio economico

Il rapporto dell’Istat evidenzia un crollo dei consumi e del potere d’acquisto, causato dalla riduzione del reddito e dell’inasprimento delle tasse. 15 milioni di italiani si trovano in condizione di disagio economico, mentre un giovane su quattro non ha lavoro.

Crollo del potere d’acquisto, 15 milioni di italiani in disagio economico

Un’Italia sempre più povera, ecco ciò che emerge dall’ultimo rapporto Istat, che evidenzia, nel 2012, un calo del potere d’acquisto delle famiglie italiane del 4,8% rispetto all’anno precedente.

Tale diminuzione è dovuta soprattutto alla “forte riduzione del reddito da attività imprenditoriale e all’inasprimento del prelievo fiscale” spiega l’Istituto di statistica.

Inoltre l’Istat evidenzia che, al calo del reddito disponibile (-2,2%) è corrisposta una flessione del 4,3% dei consumi, la caduta più forte da inizio anni 90’.

Sono quasi 15 milioni gli italiani in condizione di deprivazione o disagio economico, circa il 25% della popolazione, e a ciò si aggiunge il fatto che la pressione fiscale in Italia è al 44%, la più alta d’Europa.

Dati poco confortanti anche sul fronte del lavoro, dove il tasso di disoccupazione giovanile tra il 2011 e il 1012 è aumentato di quasi 5 punti percentuali, dal 20,5% al 25,2%, mentre, dal 2008 ad oggi, l’incremento è di 10 punti.

Inoltre l’Italia ha la quota più alta d’Europa di giovani tra i 15  i 29 anni che non lavorano né studiano, i cosiddetti “neet”, arrivati a 2.250.000 nel 2012, circa un giovane su quattro.

Su questo punto è intervenuto anche il presidente Napolitano, il quale ha sottolineato la necessità di creare “le condizioni di una ripresa economica che fornisca, specie alle generazioni più giovani, concrete prospettive di lavoro nell’ambito di una crescita sostenibile ed etica”.

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