Come si sa in questo periodo gli italiani, ma anche in generale gli europei, stanno facendo i conti con tantissime difficoltà legate alla crisi che si è generata dall’esplosione della guerra in Ucraina, conseguenza quest’ultima dell’invasione di quest’ultima nazione dalla Russia. Le notizie che arrivano dall’Est Europa non sono affatto confortanti, e a quanto pare dovremo fare i conti con un inverno in cui ci saranno tantissime difficoltà ad esempio con i costi dell’energia.
Difficoltà che si stanno riflettendo anche sul settore dell’industria e delle attività commerciali, che devono fare i conti ormai con bollette salatissime. Basti pensare che nel Salento l’azienda Royal, che produce gelati, ha ricevuto una bolletta da un milione di euro, circostanza che l’ha portata a fermare la produzione di vaschette. E un’azienda produttrice di birra ha preso una decisione analoga. Vediamo che cosa sta succedendo.
Menabrea, bloccata produzione birra
Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, l’azienda Menabrea, produttrice di birra e con sede a Biella, ha deciso di bloccare temporaneamnete la produzione di “bionda“. Ci sarebbero infatti delle difficoltà nell’approvvigionamento di anidride carbonica per uso alimentare, materia prima indispensabile per produrre la birra.
La mancanza di anidride carbonica era stata già segnalata da alcune aziende internazionali e produttrici di birra, ma anche di acqua frizzante. “La carenza di CO2 è un problema anche da noi. Oggi siamo fermi nello stabilimento di Biella, ma domani contiamo di potere ripartire”– così hanno spiegano i vertici di Menabrea al quotidiano Repubblica.
Come riporta SkyTg24, che cita Il Giornale, a causare questa mancanza è l’aumento dei prezzi dell’energia e le difficoltà legate al trasporto. La produzione di birra Menabrea dovrebbe riprendere nella giornata del 23 settembre, ma grosse aziende coma la stessa Carlsberg viste le difficoltà minacciano di chiudere gli stabilimenti in Polonia se non si trovano delle soluzioni alla crisi dell’anidride carbonica e all’aumento dei prezzi di energia e materie prime.