Coronavirus e invalidità civile: dopo l’emergenza riprendono le visite di accertamento

Con la fine della fase emergenziale dovuta al Covid-19 sono ripresi gli accertamenti relativi all’invalidità civile: ecco le informazioni da conoscere.

Coronavirus e invalidità civile: dopo l’emergenza riprendono le visite di accertamento

La progressiva normalizzazione dei servizi pubblici dopo la fase di sospensione per via dell’emergenza sanitaria da Covid-19 ha visto riprendere anche le attività legate alla verifica dell’invalidità civile. In questo senso, tornano quindi in piena operatività le visite relative all’accertamento e all’eventuale revisione dell’invalidità, cecità, sordità e della disabilità.

L’Inps provvederà quindi ad aggiornare il calendario degli appuntamenti che erano stati sospesi e rimandanti durante il lockdown, con l’obiettivo di recuperare il tempo perso mantenendo comunque la massima attenzione per le nuove direttive legate alla tutela della salute pubblica.

Rispetto a quanto appena evidenziato, l’ente pubblico di previdenza sottolinea che in ogni caso le persone “in possesso di verbali in cui sia prevista una rivedibilità della posizione conservano i diritti acquisiti sia in materia di benefici che di prestazioni e agevolazioni“. A tal proposito, nel caso in cui risultasse necessario (per via del verbale sanitario scaduto) è possibile richiedere un’apposita dichiarazione alla sede Inps competente.

Invalidità civile: approvato in Commissione bilancio della Camera un emendamento per l’aumento dei fondi

Nel frattempo prosegue anche l’aggiornamento normativo del sistema di protezione sociale legato all’invalidità civile. Negli scorsi giorni la Commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato un apposito emendamento pensato per aumentare gli assegni degli invalidi civili del 100%, garantendo così l’adeguamento del sistema alla sentenza della Corte Costituzionale del 23 giugno 2020.

A livello pratico, l’assegno è destinato a raddoppiare raggiungendo i 516,64 euro a partire dal 18mo anno di età, purché il beneficiario resti all’interno dei limiti reddituali previsti dalla normativa. Il nuovo dispositivo di legge prevede anche lo stanziamento di un fondo di 46 milioni di euro per il 2020, grazie al quale si garantiscono le risorse utili per sostenere l’aumento degli assegni. La misura è destinata agli invalidi civili totali completamente inabili al lavoro e, per essere confermata, prevede un analogo passaggio di approvazione presso il Senato.

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