Come si sa in questo periodo gli italiani devono essere costretti a fare i conti con una situazione che nessuno si sarebbe mai aspettato, ovvero le ostilità che si sono venute a creare tra Russia ed Ucraina. Le relative sanzioni occidentali nei confronti del Governo di Mosca hanno inasprito la situazione, con Vladimir Putin che ha reagito minacciando di chiudere le forniture di gas. Proprio per questo i costi delle bollette in Italia stanno aumentando sempre di più.
E le cose non vanno meglio neanche per le aziende, che devono far fronte a grandissime difficoltà. Basti pensare che sta mancando anche l‘anidride carbonica per uso alimentare per produrre acqua frizzante, bibite gassate e birra. Per questo l’azienda biellese Menabrea nella giornata del 22 settembre ha dovuto bloccare la produzione di birra per un giorno a causa dello scarseggiare di anidride carbonica. La produzione riprenderà il 23 settembre, ma non tutti sanno che una situazione gravissima sta colpendo anche i supermercati.
L’allarme di Conad
Secondo quanto riferisce la stampa nazionale l’ad di Conad Francesco Pugliese è stato ospite negli scorsi giorni alla trasmissione “DiMartedì” condotta su La7 da Giovanni Floris. L’amministratore delegato della nota catena di supermercati è stato molto chiaro a proposito della situazione che si sta verificando nei supermercati.
“Eravamo partiti nel primo trimestre con un’inflazione dell’1,9% nel secondo del 5%, nel terzo del 10% e probabilmente andremo verso il 15%. Questo è ciò che sta davvero avvenendo in termini di inflazione, poi anche dal punto di vista dei volumi siamo indietro: crescono solo le vendite nei discount, tutti gli altri sono in arretramento. Le uniche cose stabili sono i beni di primissima necessità, tutto il resto perde, non c’è nulla di positivo“ – questa la drammatica situazione fotografata dall’ad di Conad. E potrebbe andare anche peggio.
Secondo Pugliese si sta vivendo già una economia di guerra, e si deve pensare che le bollette di settembre non sono ancora arrivate per cui gli italiani a breve dovranno fare i conti con aumenti mai visti prima, anche del 40% sul costo di luce e gas. “Il 70% dei lavoratori italiani ha uno stipendio inferiore ai 1.500 euro e dovrà decidere se mangiare o pagare la luce“ – queste le parole di Pugliese a “DiMartedì”. La situazione insomma è molto seria.