Claudio Borghi Aquilini: guardare in faccia l’assassino Euro

Ospite di Piazza Pulita, Claudio Borghi focalizza il suo intervento sulla causa principale dell'attuale situazione economica italiana: l'Euro

Claudio Borghi Aquilini: guardare in faccia l’assassino Euro

Ospite della trasmissione Piazza Pulita di La7, Claudio Borghi focalizza il suo intervento su quello che per lui, e per molti altri economisti nazionali ed internazionali, è la causa principale dell’attuale situazione economica italiana: l’Euro

Ha aspettato pazientemente fino alla fine della trasmissione, quando finalmente viene chiamato in causa. Il noto economista Claudio Borghi Aquilini, spesso ospite dei palinsesti televisivi ma molto raramente dotato del tempo necessario che si dovrebbe riservare all’argomentazione scientifica, non si perde in chiacchiere sulla poco rilevante attualità di politica interna, per affrontare con poche e incisive parole il tema della crisi economica, indicando senza mezzi termini il nemico principale, la cui eliminazione è la condizione necessaria (anche se non sufficiente) per cominciare ad impostare programmi economici davvero improntati alla crescita e al ritorno di un benessere che sta scemando sempre più velocemente.

Con a fianco l’ennesimo giornalista tedesco a rappresentare gli interessi della Germania, la maggior beneficiaria, almeno per il momento, dell’attuale assetto economico europeo, Claudio Borghi non si fa intimorire e paragona il dibattito economico in corso al famoso racconto di Agatha Christie “Dieci piccoli indiani”: per Borghistiamo assistendo ad una lunga fila di cadaveri (i diritti del lavoro, il potere d’acquisto dei salari, i morti veri dovuti alla crisi…) senza mai nominare l’assassino: l’Euro.

L’Euro, infatti, è una moneta sbagliata per l’economia italiana e senza guardare in faccia con onesta questo “assassino”, non sarà possibile impostare un dibattito pubblico coerente con la teoria economica e con  gli interessi del popolo italiano.

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