Cina, verso il blocco dei porti a causa della pandemia: rischio "choc" per l’approvvigionamento mondiale

Gli economisti della Hsbc in queste ore hanno lanciato l'allarme per un possibile blocco dei porti cinesi, dovuto sempre alla pandemia e all'avanzare della variante Omicron. Nel Paese ci sono di nuovo lockdown durissimi e quarantene.

Cina, verso il blocco dei porti a causa della pandemia: rischio "choc" per l’approvvigionamento mondiale

La pandemia di Covid-19 continua a flagellare il mondo intero. Anche in Cina, dopo un periodo relativamente tranquillo, si ricomincia a parlare di lockdown e quarantene. Nella città portuale di Ningbo sono state già chiuse alcune fabbriche e si registrano problemi nella fornitura di gas. A  Tianjin, altro importante porto del “Paese del Dragone” è stato identificato il primo focolaio provocato dalla variante Omicron del Sars-CoV-2. Per questa circostanza l’Esecutivo locale ha disposto nuove restrizioni. 

Ormai in diverse parti della Cina, come dicevamo, è tornato il lockdown. Le misure del Governo di Xi Jinping sono molto dure, e prevedono il completo isolamento dell’intera popolazione delle città per alcuni giorni, che deve sottoporsi a test frequenti per poter lasciare le loro abitazioni ed effettuare eventuali faccende nella città. Tutto questo potrebbe avere gravissime ripercussioni sull’intera economia mondiale: se i porti cinesi si bloccassero, secondo gli economisti di Hsbc, ci potrebbe essere uno “choc” nella catena di approvvigionamento mondiale. 

A Shangai porto intasato

Un campanello d’allarme di quello che potrebbe succedere nelle prossime settimane è dato dal porto di Shangai, dove in questi giorni numerose navi stanno aspettando di poter caricare la merce da esportare, creando un intasamento simile a quello della scorsa estate, quando molte navi erano rimasti bloccate davanti alle coste della California. 

L’Europa e gli Stati Uniti d’America in questo periodo stanno vedendo un rallentamento dei tempi di consegna della merce, anche perchè diversi porti cinesi stanno funzionando a singhiozzo. Se la situazione dovesse perdurare rischia anche di bloccarsi la produzione di chip e altri materiali importanti da esportare anche in Occidente. Alcune aziende stanno correndo ai riparti cercando siti di produzione alternativi. 

Secondo gli esperti della Deustche Bank il moltiplocarsi di lockdwon e quarantene in Cina nei prossimi mesi potrà avere un effetto devastante in tutto il mondo. Il Governo di Pechino vorrebbe così convincere il 20% di cinesi non vaccinati a farlo. Ma le difficoltà cominciano a farsi nuovamente sentire, con previsioni che ad oggi non sono affatto rosee.

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