Cassa Integrazione: l’anticipo possibile anche da Poste Italiane. Ecco come richiederlo

Dopo l’accordo siglato tra il governo e l’Abi, anche Poste Italiane apre al servizio di anticipo alla cassa integrazione. Le informazioni da sapere su come usufruire del servizio.

Cassa Integrazione: l’anticipo possibile anche da Poste Italiane. Ecco come richiederlo

La diffusione del Coronavirus e le decisioni prese dal governo per cercare di contenere l’emergenza sanitaria hanno comportato inevitabilmente la cassa integrazione per milioni di lavoratori e famiglie. Nella situazione ideale è direttamente il datore di lavoro a provvedere al pagamento, compensando con i successivi F24 le somme erogate in favore dei beneficiari.

Purtroppo, chi attende il flusso dall’Inps potrebbe trovarsi invece di fronte a tempi ben più lunghi, soprattutto quando si parla di cassa integrazione in deroga (per la quale serve il passaggio delle pratiche dalle Regioni). In quest’ultimo caso il periodo di erogazione si può allungare di diverse settimane, nonostante l’impegno del governo centrale ad effettuare i pagamenti il prima possibile.

Di fatto, molti lavoratori potrebbero trovarsi in una situazione di stallo, ovvero senza un’importante fonte di reddito durante il momento peggiore della crisi. Per cercare di ovviare a questa situazione sono stati siglati degli appositi accordi con il circuito bancario (ABI) ed ora anche con Poste Italiane.

Cassa Integrazione: come richiedere l’anticipo presso Poste Italiane

Stante il quadro della situazione appena evidenziato, i lavoratori che desiderano richiedere l’anticipo della cassa integrazione presso Poste Italiane devono essere titolari di un conto corrente BancoPosta o di una carta prepagata Postepay Evolution. Su questi prodotti deve inoltre essere previsto l’accredito dello stipendio.

Oltre a ciò, bisogna non aver già ricevuto dal datore di lavoro alcun importo relativo al sussidio. Tra la documentazione richiesta da consegnare durante la preparazione della pratica rientra la domanda di cassa integrazione a zero ore per 9 settimane (ovviamente deve essere previsto il pagamento diretto dell’Inps). Servono inoltre copia della carta d’identità e della tessera sanitaria, oltre all’eventuale permesso di soggiorno se stranieri.  Al termine della verifica ed in caso di via libera alla pratica, Poste Italiane verserà quindi la somma della cassa integrazione sul conto postale o sulla Postepay.

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