Caro spesa: la classifica dei prodotti che hanno subito un aumento assurdo

Negli ultimi mesi il costo dei beni di prima necessità ha subito dei rincari mai visti prima d'ora. La classifica dei prodotti con gli aumenti più alti è sorprendente: ecco i primi posti.

Caro spesa: la classifica dei prodotti che hanno subito un aumento assurdo

Il costo della vita per gli italiani si sta facendo ormai insopportabile. Negli ultimi mesi l’inflazione sta galoppando a ritmi mai visti, la crisi economica alimentata dalla situazione dell’est Europa ha raggiunto livelli critici. Il nostro Paese è ridotto sempre di più alla canna del gas, dopo i costi delle bollette schizzate alle stelle dalla scorsa primavera, ora il caro-spesa può rappresentare il colpo di grazia.

Come se non bastasse anche la benzina è ritornata alla vecchia quotazione di 2 euro a litro, contribuendo anch’esso a far alzare il prezzo dei beni primari. Ma è il prezzo al dettaglio dei beni alimentari a suscitare ora particolari preoccupazioni, si registrano incrementi vicini al +70%, cifre mai viste prima: ecco la classifica dei rincari.

I prodotti più costosi

Gli italiani sono letteralmente travolti da un’ondata di rincari senza precedenti, il caro-spesa ha raggiunto picchi impressionanti, al punto che sta diventanto un’impresa per tutti riempire il frigorifero. A denunciare questa inflazione sempre più galoppante è l’Assoutenti, che ha stilato una sorta di classifica dei rincari più gravosi per la spesa alimentare degli italiani.

Al primo posto di questa speciale classifica c’è l’olio di semi, il cui prezzo è aumentato di ben il 68,6% su base annua; a seguire il burro con il 27,7% e la farina con un notevole +20,5%. A suscitare scalpore anche il costo della pasta, con un aumento del 18,3% e del riso, che segna un +13,7%. L’inflazione non risparmia neppure l’acqua minerale, il cui costo è salito di quasi il 10% in più.

Il presidente Associazione per la tutela dei consumatori, Paolo Turci, si è detto particolarmente preoccupato per questa situazione: “A causa dei rincari nel settore alimentare, oggi una famiglia deve mettere in conto una maggiore spesa pari a +681 euro annui solo per cibi e bevande, una stangata per porterà i ceti più deboli a tagliare la spesa per l’alimentazione ed incrementerà il tasso di povertà in Italia”. I costi di questi rincari sulle famiglie sono impressionanti, occorre che la politica intervenga al più presto per porre un freno ad una crisi economica senza precedenti.

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