Busta paga e pensione, la pessima notizia l’1 luglio: "Uno scippo"

In arrivo brutte notizie per gli italiani, presto potranno vedersi ridotta la busta paga. Il bonus di 200 euro potrebbe rivelarsi una beffa: ecco cosa accadrà.

Busta paga e pensione, la pessima notizia l’1 luglio: "Uno scippo"

In arrivo una nuova stangata per tanti italiani, il bonus da 200 euro annunciato dal Governo potrebbe ritorcersi contro a molti lavoratori. Neanche il tempo di gioire per questo aiuto, seppur piccolo, che ecco saltar subito fuori l’inghippo. E’ stato il Sole24ore a mettere in evidenza alcune incongrenze sostanziali in questa nuova misura.

Più che un bonus,  questi 200 euro per alcune categorie di lavoratori potrebbero suonare molto come una beffa. Una sorta di boomerang che dal 1 luglio potrebbe colpire decine di migliaia di italiani. Ecco cosa è emerso dal quadro tracciato dal noto quotidiano economico, devono fare attenzione soprattutto questi lavoratori.

Di cosa si tratta

E’ stato presentato come un aiuto a sostegno di tutti gli italiani, sempre più gravati dalla crisi economica alimentata dagli sconvolgimenti geopolitici nell’est Europa. Il prezzo dei beni di prima necessità ha accusato una spinta inflazionistica senza eguali, così come le bollette della luce e del gas. Si spera che vengano presto prese delle misure strutturali che risolvano a monte la crisi.

Intanto, quella che sembrava una boccata d’aria per tutti, potrebbe rivelarsi una vera e propria beffa per molte categorie di lavoratori. Innanzitutto, poichè il bonus è strettamente legato alla riduzione contributiva dello 0,8 %, a trovarsi nettamente svantaggiati potrebbero essere soprattutto i dipendenti con un contratto a tempo determinato.

Infatti chi ha il contratto in scadenza e cambia azienda, se vuole beneficiare del bonus ha l’onere di dover mostrare al nuovo datore di lavoro le sue vecchie buste paga per dimostrare di aver beneficiato di quel requisito nei primi 4 mesi dell’anno. La norma mette a rischio anche chi andrà in pensione dal 1 luglio, perchè è previsto che l’Inps riconosca il beneficio solo alle pensioni con decorrenza sino al 30 giugno. A partire da luglio, il lavoratore neo pensionato si ritroverà, quindi, senza alcun datore di lavoro che potrà corrispondergli il bonus.

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